Ponti, Buzzi, Griselli, Società Ceramica Richard-Ginori, Due pezzi del Trionfo da tavola per le ambasciate d’Italia

Nel corso della seconda metà degli anni venti, la manifattura Richard Ginori fu impegnata nella realizzazione di Trionfi da tavola prodotti su commissione del Ministero degli Esteri, che affidò alla fabbrica di Doccia il compito di ideare e produrre centrotavola da inviare a tutte le ambasciate italiane all’estero, per ornare la tavola durante i pranzi ufficiali e mostrare agli ospiti una delle espressioni artistiche più rappresentative del patrimonio culturale e industriale della Nazione. Non è noto con precisione quando la manifattura ottenne questo prestigioso incarico, ma dal carteggio tra Ponti e Tazzini si evince che una precedente commissione per un centrotavola fosse in corso già tra il 1924 e il 1925, da realizzarsi sotto il controllo di Roberto Papini, commissario ministeriale per l’arredamento delle ambasciate italiane. Si è quindi ipotizzato che il Trionfo effettivamente realizzato sia stato il frutto di un’evoluzione di questi primi contatti (Livia Frescobaldi Malenchini, Maria Teresa Giovannini, Oliva Rucellai, Gio Ponti. La collezione del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Maretti editore, 2015, p. 312)
Il disegno dell’intera opera venne affidato a Gio Ponti e all’architetto Tomaso Buzzi, mentre Italo Griselli si occupò della modellazione delle varie parti da realizzare in porcellana bianca ed Elena Diana delle decorazioni in foglia d’oro incisa e lucidata a punta d’agata. Si tratta dunque di un’opera molto complessa e di grande impegno tecnico, che richiese molti anni di progetti e disegni prima di giungere a compimento (1925-1929). Recuperando la grande tradizione dei monumentali centrotavola settecenteschi composti da numerosi elementi, i due architetti immaginano un gruppo centrale costituito da tredici pezzi: l’allegoria dell’Italia, sei specchiere con cornici in porcellana decorate in rilievo con frutti di mare e sei gruppi plastici raffi- guranti una conchiglia, una stella marina, un lupo, uno scoiattolo, un tronco d’albero e lo stemma del Regno d’Italia. Intorno al nucleo centrale e sulla superficie libera del tavolo si possono disporre liberamente numerosi pezzi singoli su basi sagomate, raffiguranti soggetti tratti dal mondo animale e vegetale, come il cane con serpente, il cerbiatto, rami privi di foglie e fiori, il cactus con fichi d’india, la palma e l’ulivo associati a diversi oggetti simbolici, l’amorino sul delfino, l’ostrica con la perla, la conchiglia con drappi e fili di perle, il cavallo marino, la stella marina su un ramo di corallo, portalumi con volute fitomorfe e vaschette di varie forme per contenere fiori e due candelieri dalle forme elegantemente rococò. Erano previste due serie di dimensioni diverse con gli stemmi del Regno d’Italia, la più piccola delle quali pensata per essere adoperata come segnaposto.
Il centrotavola fu inizialmente prodotto in una serie limitata, con pezzi contrassegnati dalle lettere dell’alfabeto e dalla scritta “Ministero degli esteri”, sebbene in anni successivi alcuni pezzi furono riprodotti, anche con leggere varianti, e destinati alla vendita. I due esemplari in esame, raffiguranti una stella marina e una pianta di fichi d’India, non presentano queste iscrizioni e fanno dunque parte della seconda fase di produzione.
Stefania Cretella
Gio Ponti. Ceramiche 1923-1930. Le opere nel Museo Ginori di Doccia, catalogo della mostra a cura di F. Abboni, S. Salvi, G. Pampaloni, P. C. Santini (Firenze, 19 marzo-30 aprile 1983), Electa, Milano 1983, pp. 85-89; Raffaele Monti (a cura di), La manifattura Richard-Ginori di Doccia, Arnaldo Mondadori Editore – De Luca Editore, Milano-Roma 1988, pp. 194-195, cat. 97; Gio Ponti. Il fascino della ceramica, catalogo della mostra a cura di Dario Matteoni (Milano, Spazio Eventi Grattacielo Pirelli, 6 maggio – 31 luglio 2011), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2011, pp. 48-49; S. Cretella, in La forza della modernità. Arti in Italia 1920-1950, catalogo della mostra a cura di Maria Flora Giubilei, Valerio Terraroli (Lucca, Fondazione Ragghianti 20 aprile – 6 ottobre 2013), Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, Lucca 2013, pp. 156-157, 341, cat. 97; Livia Frescobaldi Malenchini, Maria Teresa Giovannini, Oliva Rucellai, Gio Ponti. La collezione del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Maretti editore, 2015, p. 326, cat. 225; O. Rucellai, in Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia, catalogo della mostra (Forlì, Musei San Domenico, 11 febbraio – 18 giugno 2017) a cura di V. Terraroli, Silvana editoriale, Cinisello Balsamo 2017, pp. 264, 407-408, cat. 9.2
Elenco immagini:
Gio Ponti, Tomaso Buzzi, Italo Griselli, per la Società Ceramica Richard-Ginori, Fico d’India per il Trionfo da tavola per le ambasciate d’Italia, 1930 circa, porcellana e oro, h 13 x 8,5 x 6,5 cm, collezione privata
Marchio del Fico d’India per il Trionfo da tavola per le ambasciate d’Italia di Gio Ponti, Tomaso Buzzi, Italo Griselli per la Società Ceramica Richard-Ginori
Gio Ponti, Tomaso Buzzi, Italo Griselli, per la Società Ceramica Richard-Ginori, Stella marina per il Trionfo da tavola per le ambasciate d’Italia, 1930 circa, porcellana e oro, h 12,5 x 6,5 x 6 cm, collezione privata
Marchio della Stella marina per il Trionfo da tavola per le ambasciate d’Italia di Gio Ponti, Tomaso Buzzi, Italo Griselli per la Società Ceramica Richard-Ginori