Palazzo Abriani

Palazzo Abriani

Il palazzo, eretto nel Quattrocento, venne restaurato e modificato nel corso del XVII secolo da Vincenzo Dotto, e soggetto ancora ad altri rimaneggiamenti nel corso del Settecento e dell’Ottocento. L’intervento di Dotto, più precisamente, può essere assegnato al 1623, grazie all’iscrizione dipinta presente nella sala al piano nobile, che ricorda: ‹‹MAJORUM AEDES VETUSTATE LABENTES AD NOBILIOREM FORMAM RESTITUIT LAURENTIUS ABRIANUS HECTORIS FILIUS ANNO EFFRACTO CAPITIS SERPENTIS MDCXXIII››.

Andrea Chiocca

 

 
Bibliografia:

J. Salomonio, Iscriptiones patavinae sacrae, et profanae, Padova 1708, p. 129; G. Bresciani Alvarez, L’architettura civile del barocco a Padova, in Padova. Case e palazzi, a cura di L. Puppi e F. Zuliani, Vicenza 1977, pp. 165-166; P. Brandolese, Pitture, sculture, architetture ed altre cose notabili di Padova, Padova 1795, p. 162; G. Moschini, Guida per la città di Padova all’amico delle Belle Arti, Venezia 1817, p. 171; P. Chevalier, Memorie architettoniche sui principali edifici della città di Padova, Padova 1831, p. 116; A. Calore, Il palazzo Abriani (sec. XV) in contrada S. Agostino a Padova, in «Bollettino del Museo Civico di Padova», LXXXV, 1996, pp. 95-112; D. Ton, Palazzo Abriani, in Affreschi nei palazzi di Padova. Il Sei e Settecento, a cura di V. Mancini, A. Tomezzoli, D. Ton, Verona 2018, pp. 134-135.


 
Mappa:
 

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