Sala 5 Psiche che scopre Amore – Sala 5 Psiche che scopre Amore

La sala, inserita nell’enfilade che si sviluppa a destra dell’androne principale, è formata da due ambienti comunicanti e separati tra loro da un arco a sesto ribassato. In entrambi la decorazione delle pareti non è più visibile, ad eccezione di un piccolo lacerto attraverso il quale risulta comunque impossibile ricostruire l’impianto decorativo generale.
L’ambiente più piccolo, posto verso il cortile interno del palazzo, presenta una volta a schifo decorata, sia nella parte piana che nei fusi, con una sobria divisione in specchiature ornate da leggeri racemi di quercia.
La volta dell’ambiente principale è anch’essa suddivisa in specchiature, arricchite da girali d’acanto, mascheroni, vasi e ippogrifi. Nella parte centrale della volta, infine, si trova un grande medaglione circolare con la rappresentazione, in grisaille, del tema mitologico di Psiche che scopre Amore. L’esecuzione di questa raffigurazione è attribuibile, per affinità stilistiche, allo stesso pittore che lavorò nelle sale 4 e 6 del palazzo.
Edoardo Lo Cicero
Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Vol. 6: Il Settecento e il primo Ottocento nella città, Edizioni di Storia Bresciana, 1977, p. 136; Edoardo Lo Cicero, Mo.Ca, ex Tribunale, già palazzo Martinengo Colleoni di Malpaga, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, p. 73.

Elenco immagini:
Decorazione della volta dell’ambiente minore
Veduta della volta
Psiche che scopre Amore, fine XVIII/inizio XIX secolo