Sala dorica – Palazzo Tosio

Lo spazio della Sala dorica, fino al 1892 usata come galleria delle incisioni e in seguito come sala dei paesaggi del Renica (Sala 12), è suddiviso in tre parti attraverso coppie di colonne doriche con architrave: alle due estremità vi sono due ambienti piccoli e bassi, con nicchie alle pareti e soffitto piano dipinto a monocromo con tre riquadri contenenti decori fitomorfi a finto rilievo; la parte centrale, di maggiori dimensioni, è coperta da un’alta volte a botte con lucernario centrale. Il cornicione è dipinto con un fregio con foglie d’acanto, festoni e cartigli contenenti i nomi dei principali incisori. La volta è dipinta con un motivo a lacunari, mentre nei lunettoni della volta sono raffigurate una coppia di putti che sostengono un ritratto maschile, raffigurante probabilmente Giovanni Renica, e una coppia di putti con compasso, pennelli e tavolozza di fronte a una lapide con l’iscrizione “GIOVANNI RENICA DONÒ AL PATRIO ATEN[EO] L’OPERA DI SUA VITA QUI DISPOSTA A CIVICO DECORO MDCCCLXXXVIII”. Le pareti sono invece coperte dalle teche progettate per l’esposizione delle incisioni, poi trasferite presso la Pinacoteca Tosio Martinengo.
Stefania Cretella, Ateneo di Brescia, Accademia di Scienze Lettere ed Arti, già palazzo Tosio, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, p. 41.

Brescia
Elenco immagini:
Veduta della volta e della pareti, 1810-1848
Decorazione della volta di uno dei due ambienti minori, 1810-1848
Decorazione della volta, 1810-1848
Dettaglio del cornicione con iscrizione a Durer, 1810-1848
Dettaglio della decorazione della volta, 1810-1848
Due putti sostengono il ritratto di Giovanni Renica, 1810-1848
Due putti e l’iscrizione a Giovanni Renica, 1810-1848