Andloviz, Società Ceramica Italiana di Laveno, Vaso con paesaggi

Per la realizzazione del vaso, Andloviz riprende la forma Monza 69, introdotta nel campionario della Società Ceramica Italiana di Laveno fin dal 1925 e adottata per opere come il Vaso con decorazioni floreali e musicanti neosettecenteschi e il Vaso con figure sdraiate all’antica e cartigli con iscrizioni latine.
In questo caso specifico, Andloviz rinuncia al rivestimento lucido della vetrina, per lasciare in evidenza la porosità della terraglia e degli smalti opachi cotti a terzo fuoco. Questa scelta, atipica rispetto alla tecnica abituale utilizzata dalla manifattura di Laveno, permette di dare maggior risalto alla pennellata sfumata e a tratti grossolana, che ricorda il segno impreciso dei pastelli sulla carta ruvida. Si tratta di una lavorazione manuale che ben si adatta al particolare soggetto scelto dal direttore artistico, che delinea una veduta di montagna ispirata all’arte giapponese, imperniata su schemi asimmetrici, linee dall’andamento diagonale e colori pastello sfumati per rendere con delicatezza i passaggi tonali e restituire il senso atmosferico del paesaggio.
Stefania Cretella