Campi, Società Ceramica Italiana di Laveno, Serie Gallina e Gallo

“Antonia Campi ha trasportato in un ‘servizio’ le espressioni formali che le sono care e consuete, e che sono completamente astratte da ogni funzionalità, destinazione ed economia produttiva. Questo servizio apparterrà non alla storia del costume, ma alla storia del gusto e si avvicinerà̀ nelle ‘vetrine’ di casa a tanti predecessori, servizi da vedere e non toccare. È un servizio ‘in marcia’, uccelliforme: l’astrattismo (o concretismo formale) sbocca spesso (o prende le mosse) in forme naturalistiche, animaliformi. I suoi presupposti sono più vicini alla natura che alla geometria, alla analisi psichica che a quella geometrica. […] Queste ceramiche non solo si muovono, ma saltellano, sculettano e lanciano stridi. Solo la forma classica è silenziosa e immota, solo l’accademia è muta. Qui siamo nel ‘parlato’ della ceramica” (Gio Ponti, La ceramica italiana, in “Domus “, n. 260, luglio-agosto 1951, p. 35). Con queste parole, Gio Ponti descrive ai suoi lettori il servizio da tè ideato da Antonia Campi per la Società Ceramica Italiana di Laveno, esposto in occasione della IX Triennale di Milano. L’elemento caratteristico del servizio è proprio questo particolare zoomorfismo più volte affrontato dalla designer in questo primo periodo di attività presso la manifattura lombarda, interpretato in chiave ironica e leggera, ma sempre in modo garbato ed elegante. Se le forme appartengono a un universo quasi infantile, filtrato attraverso la lezione di Dalì, Ernst, Tanguy e Arp, la decorazione pittorica sembra ispirarsi a immagini surrealiste, riprodotte sulla superficie mediante un particolare procedimento tecnico: la terraglia veniva decorata attraverso l’applicazione di un motivo inciso su rame, per poi essere “strollata”, ovvero spruzzata di smalto in modo da creare delle macchie di colore che rendevano ogni esemplare unico.
Il servizio completo è costituito da sei tazzine con piattino, teiera, lattiera e zuccheriera; la Società Ceramica Italiana produceva sia esemplari decorati come il pezzo in esame, in diverse varianti cromatiche, sia una versione pittoricamente più̀ semplice, giocata sul contrasto tra lo smalto bianco e lo smalto nero.
Lo spirito creativo e la modalità progettuale del Servizio Gallina si ritrovano anche in altri oggetti ideati da Antonia Campi in quel periodo, come ad esempio il Vaso Gallo C 96, il Portacandela C 101 e il Vasetto C 99.
Il vaso veniva prodotto nelle versioni monocrome e con decorazione “strollata” e venne presentato alla X Mostra-Concorso Nazionale della Ceramica in Faenza del 1953, dove venne elogiato per la “fantasia creatrice”. Il Museo Internazionale Design Ceramico – Civica Raccolta di Terraglia di Laveno-Mombello conserva invece due varianti cromatiche della brocca, differente dal vaso C 96 solo per la presenza aggiuntiva dell’impugnatura frastagliata.
Il portacandela si ispira invece alla forma dell’uovo, sostenuto dal medesimo piede ad artiglio caratteristico del gruppo di terraglie uccelliformi. Oltre alle versioni in bicromia e il decoro “strollato”, era prevista anche una variante con smalto sgocciolato, databile al 1955.
Il piede “a zampa di gallina” ritorna anche nel Vasetto C 99, sebbene la forma impettita del contenitore abbia indotto ad associare il vaso ad un altro volatile, denominando la forma a “pinguino”. Il vasetto veniva prodotto nella variante in tinta unita e nella versione a due colori.
Stefania Cretella
Lattiera servizio Gallina C 73: Gio Ponti, La ceramica italiana, in “Domus”, n. 260, luglio-agosto 1951, p. 35; Terra e terra Quattro. Presenze negli anni Cinquanta, catalogo della mostra (Cerro di Laveno, Palazzo Perabò, Museo della Ceramica, 1 luglio – 24 settembre 1989), a cura di Gian Carlo Bojani, 1989, s.p.; Antonia Campi. Antologia Ceramica 1947-1997, catalogo della mostra (Cerro di Laveno Mombello, Museo Internazionale Design Ceramico Civica Raccolta di Terraglia, 9 maggio – 2 agosto 1998) a cura di Enzo Biffi Gentili, Electa, Milano, 1998, p. 20; Anty Pansera, Antonia Campi. Creatività, forma e funzione. Catalogo ragionato, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2008, pp. 154-155, cat. 2.30
Vaso Gallo C 96: Antonia Campi. Antologia Ceramica 1947-1997, catalogo della mostra (Cerro di Laveno Mombello, Museo Internazionale Design Ceramico Civica Raccolta di Terraglia, 9 maggio – 2 agosto 1998) a cura di Enzo Biffi Gentili, Electa, Milano, 1998, p. 20; Franco Bertoni, Silvestrini, Ceramica italiana del Novecento, Electa, Milano, 2005, p. 67; Anty Pansera, Antonia Campi. Creatività, forma e funzione. Catalogo ragionato, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2008, p. 156, cat. 2.31; Carlo Sironi, Antonia Campi. Opere scelte 1949-2009, Allemandi, Torino, 2009, pp. 51, 89
Portacandela C 101: Anty Pansera, Antonia Campi. Creatività, forma e funzione. Catalogo ragionato, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2008, p. 158, cat. 2.35
Vasetto C 99: Antonia Campi. Antologia Ceramica 1947-1997, catalogo della mostra (Cerro di Laveno Mombello, Museo Internazionale Design Ceramico Civica Raccolta di Terraglia, 9 maggio – 2 agosto 1998) a cura di Enzo Biffi Gentili, Electa, Milano, 1998, p. 45; Anty Pansera, Antonia Campi. Creatività, forma e funzione. Catalogo ragionato, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2008, p. 157, cat. 2.33; Carlo Sironi, Antonia Campi. Opere scelte 1949-2009, Allemandi, Torino, 2009, pp. 49, 89
Elenco immagini:
Antonia Campi, per la Società Ceramica Italiana di Laveno, Lattiera servizio Gallina C 73, 1950-1951, terraglia a colaggio, h 19,5 x 16,8 x 7 cm, collezione privata
Marchio della Lattiera del servizio Gallina C 73 di Antonia Campi per la Società Ceramica Italiana di Laveno
Antonia Campi, per la Società Ceramica Italiana di Laveno, Vaso Gallo C 96, 1951-1952, terraglia a colaggio, h 50 x 23 x 17 cm, collezione privata
Antonia Campi, per la Società Ceramica Italiana di Laveno, Vaso Gallo C 96, 1951-1952, terraglia a colaggio, h 50 x 23 x 17 cm, collezione privata
Marchio del Vaso Gallo C 96 di Antonia Campi per la Società Ceramica Italiana di Laveno
Antonia Campi, per la Società Ceramica Italiana di Laveno, Portacandela C 101, 1952, terraglia a colaggio, h 12 x 17,5 x 11 cm, collezione privata
Marchio del Portacandela C 101 di Antonia Campi per la Società Ceramica Italiana di Laveno
Antonia Campi, per la Società Ceramica Italiana di Laveno, Vasetto C 99, 1951-1952, terraglia a colaggio, h 17,5 x 11,5 x 9 cm, collezione privata