Melotti, Vaso

Melotti, Vaso

 
Autore / manifattura: Melotti Fausto
Stile: Informale
Data: 1949
Dimensioni: h 40,5 x 18,5 x 14,5 cm
Tecnica e materiali: ceramica smaltata policroma
 
 

Fausto Melotti inizia a plasmare opere in ceramica sul principio degli anni Trenta e prosegue fino agli anni Sessanta; si tratta dunque di un’esperienza che segna profondamente il percorso artistico dello scultore e svolge un ruolo centrale e continuo all’interno della propria attività. A partire dal secondo dopoguerra, Melotti si avvicina al gruppo degli artisti informali italiani e produce sia vasi e plastiche di dimensioni contenute, sia sculture in terracotta presentate alle Biennali di Venezia del 1948, 1950 e 1952. L’artista riesce a sfruttare la duttilità̀ propria del materiale ceramico per realizzare oggetti-sculture che riescono a incarnare appieno la poetica informale. L’oggetto diventa una leggera sfoglia di argilla, capace di piegarsi senza resistenza al volere creativo dell’artista, mentre il colore perde ogni connotazione naturalistica e si libera da ogni legame con la forma che deve rivestire, assumendo le sembianze di uno smalto liquefattosi sotto l’azione del calore. La sensibilità cromatica di Melotti si esprime attraverso trasparenze, colature e sovrapposizioni di colori, in cui l’imprevedibilità e le imperfezioni provocate dal fuoco in fase di cottura giocano un ruolo fondamentale nella resa finale dell’opera, dimostrando da questo punto di vista una certa affinità con le ceramiche raku della tradizione giapponese.

Il vaso in esame (codice VA236 dell’Archivio Fausto Melotti) appartiene a una serie di ceramiche dalla medesima forma, costituita da un corpo trapezoidale, dalle linee smussate e arrotondate, sul quale si innesta un collo alto e sottile dall’imboccatura leggermente estroflessa. Secondo quanto annotato nel disegno preparatorio (Fausto Melotti. L’opera in ceramica, a cura di Antonella Commellato, Marta Melotti, Skira, Milano, 2003, p. 286), il vaso poteva essere realizzato anche senza i quattro piedini sferici, come conferma anche l’esemplare smaltato in tonalità violacee, identificato dal numero di inventario VA235.

Se le forme del vaso mantengono ancora un legame con i modelli tradizionali, le scelte cromatiche rivelano un marcato interesse per la ricerca sperimentale nel campo del colore e degli smalti, che si riflette in tutti gli esemplari appartenenti alla serie di vasi dal collo allungato. L’opera in collezione privata si distingue per la brillante e preziosa smaltatura blu, nera e argentea, con colature, screziature e fiammate irregolari di colori differenti.

Stefania Cretella

Bibliografia:

Fausto Melotti. L’opera in ceramica, a cura di Antonella Commellato, Marta Melotti, Skira, Milano, 2003, p. 286, cat. 261

Elenco immagini:

Fausto Melotti, Vaso, 1949 circa, ceramica smaltata policroma, h 40,5 x 18,5 x 14,5 cm, collezione privata



 

Lato del Vaso di Fausto Melotti