Palazzo Salvadego Barboglio

Palazzo Salvadego Barboglio

Il palazzo venne costruito a fine Settecento per volontà di Apollonio, Marco Antonio e Francesco Ugoni sulle preesistenze della dimora in precedenza appartenuta alla famiglia Cigola. L’edificio, sviluppato secondo una pianta ad L, è caratterizzato da un’imponente facciata ritmata da una serie di finestrature organizzate secondo una scansione regolare in corrispondenza dei tre piani dell’edificio. Il prospetto si presenta inoltre suddiviso in senso orizzontale dal marcapiano lapideo posto all’altezza del mezzanino del piano nobile, che corre lungo l’intera superficie della facciata, congiungendosi alle estremità dell’edificio a due paraste lapidee, decorate a fasce orizzontali con spessore alternato. Al centro della facciata si apre il portale d’ingresso che immette nell’androne, costituito da un portico a tre campate, da cui si accede allo scalone d’onore che conduce, a sua volta, al corpo di fabbrica centrale.

L’ala ovest conserva una peculiare struttura ottocentesca, riformata dall’architetto Rodolfo Vantini attorno al 1850 al fine di ottenere un lussuoso appartamento privato (Costanza Fattori 1963, p. 14). Nell’ammezzato del corpo orientale sono conservati i soffitti lignei, decorati da travi quattrocentesche, staccati da alcune sale del pianterreno – all’angolo tra via Cattaneo e via Gambara – durante le fasi di ristrutturazione volute dalla famiglia Ugoni: parte del soffitto venne poi donato al senatore Ugo da Como per la sua residenza a Lonato del Garda.

Ad est dello scalone d’onore si articola un’infilata di sale decorate secondo un delicato gusto neoclassico. Tra questi una saletta divisa al proprio interno da una vetrata che crea un raffinato jardin d’hiver, decorato secondo il gusto neoclassico. Ad ovest dello scalone d’onore è situata l’alcova.

 

Maddalena Oldrizzi

 
Bibliografia:

Lionello Costanza Fattori, Rodolfo Vantini architetto, Fondazione Ugo da Como, Brescia, 1963; Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Vol. 6: Il Settecento e il primo Ottocento nella città, Edizioni di Storia Bresciana, 1977, pp. 43-48; Valeria Benacchio, Antonio Rapaggi, Palazzo Ugoni ora Salvadego Barboglio, in Itinerario di Brescia neoclassica, 1797-1859, catalogo della mostra “Il mito del decoro privato, architettura neoclassica a Brescia, 1797-1859”, a cura di Francesco Amendolagine, Centro Di, Firenze 1979, p. 200;

Maddalena Oldrizzi, Palazzo Salvadego Barboglio, già Ugoni, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, p. 255.


 
Indirizzo: Via Cattaneo 62, Brescia
 
Mappa:
 

Elenco sale: