Sala 2 Saletta neoclassica – Palazzo Fenaroli

Ad est della sala delle rovine si apre una piccola sala di gusto neoclassico. Le pareti sono state coperte da carta da parati e non sono quindi leggibili nel loro apparato originale, mentre il soffitto è ornato da un’imponente cornice a grisaille caratterizzata da voluminosi elementi a candelabre, alternati a scudi circondati da draghi fitomorfi, al cui interno sembrerebbero essere rappresentati dei putti. Sui lati brevi sono inseriti gli stemmi delle famiglie Fenaroli e Caprioli circondati da amorini e festoni floreali, a sottolineare l’unione delle due casate avvenuta con il matrimonio tra Camilla Fenaroli e il conte Giulio Caprioli all’inizio del XIX secolo (Lechi 1977, p. 228). Al centro del soffitto una cornice dorata poligonale inquadra una scena allegorica: il precario stato di conservazione non ne permette purtroppo la lettura completa.
Maddalena Oldrizzi
Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Vol. 6: Il Settecento e il primo Ottocento nella città, Edizioni di Storia Bresciana, 1977, p. 228;
Maddalena Oldrizzi, Segretariato Centrale Opere Brasiliane di Papa Giovanni, già palazzo Fenaroli, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, p. 295.

Brescia
Elenco immagini:
Stemma della famiglia Caprioli, decorazione del soffitto, XIX secolo
Stemma famiglia Fenaroli, decorazione del soffitto, XVIII secolo
Draghi fitomorfi, dettaglio decorazione del soffitto, fine XVIII secolo/ inizi XIX secolo