Sala 2 di Apollo – Palazzo Maggi

La seconda sala presenta un soffitto inscritto in una cornice rettangolare con una decorazione in finto stucco alla greca in cui si riconosce la mano Giuseppe Teosa, anche se fortemente rimaneggiata in occasione del restauro del 1827. Gli angoli smussati della cornice sono decorati con quattro conchiglie che inquadrano l’affresco che ritrae Apollo e le Muse in una iconografia piuttosto comune e conosciuta, con il dio che suona la lira circondato dalle nove muse, caratterizzate dai noti attributi ripiani; Clio, la musa più illustre che rappresenta la fama e la storia, viene raffigurata accanto ad Apollo con la sottile tromba e le pergamene. Sullo sfondo della scena si staglia Pegaso che sta per spiccare il volo dalla nube rosata. Nell’alzato della volta della sala si sviluppano riquadri raffiguranti elementi fitomorfi e personificazioni allegoriche legate alla musica, su uno sfondo azzurro anch’esso caratterizzato da interventi successivi, intervallate da cariatidi che sostengono gli angoli della cornice centrale. Esse poggiano su una cornice lineare con una decorazione a ovoli che sovrasta un fregio con putti, animali mitologici e girali vegetali. Sulle pareti laterali vengono ripresi i riquadri con fondo azzurro soprastanti, intervallati da pannelli raffiguranti paesaggi bucolici e arcadici. Come sovrapporta sono state inserite due raffinate tele raffiguranti Anfione che edifica le mura di Tebe con il suono della cetra e Orfeo che guida Euridice fuori dall’Ade, anch’esse incorniciate da una decorazione alla greca in finto stucco e frutto di un felice intervento di Teosa e che, a differenza del soffitto, mostrano ancora la raffinatezza della stesura pittorica originaria e degli accostamenti di colore ricercati dall’artista.
Giulia Adami
Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Vol. 3: Il Cinquecento nella città, Edizioni di Storia Bresciana, 1974, pp. 31-39;
Giulia Adami, Palazzo Ambrosi, già Maggi, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, pp. 87-88.

Brescia
Elenco immagini:
Paesaggio inquadrato in una cornice in finto stucco e accostato a specchiature decorate con girali vegetali, putti e grifoni
Giuseppe Teosa, Apollo e le Muse, veduta generale del soffitto
Giuseppe Teosa, Orfeo guida Euridice fuori dall’Ade, dettaglio dalle sovrapporte della sala
Giuseppe Teosa, Anfione che edifica le mura di Tebe con il suono della cetra, dettaglio dalle sovrapporte della sala