Sala 3 delle anfore etrusche – Palazzo Maggi

La terza sala presenta una decorazione prospettica attribuibile a Manfredini (Tanzi 1985, p. 88) caratterizzata da un finto colonnato ionico, con fusti scanalati, intervallato da nicchie che ospitano vasi etruschi, e coronata da un finto soffitto a cassettoni che mostra un oculo centrale, da cui è possibile scorgere uno stralcio di cielo. Il confronto con la sala decorata con ornamenti architettonici e rilievi a monocromo di palazzo Averoldi mette in evidenza i caratteri di affinità tra le due pitture: l’impianto dell’architettura dipinta, le ombre marcate dei grandi vasi antichi e i rilievi a monocromo all’antica che si snodano a intervalli regolari all’interno del colonnato confermano l’intervento dell’autore.
Giulia Adami
Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Vol. 3: Il Cinquecento nella città, Edizioni di Storia Bresciana, 1974, pp. 31-39;
Giulia Adami, Palazzo Ambrosi, già Maggi, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, p. 88.

Brescia
Elenco immagini:
Giuseppe Manfredini, Anfore etrusche inscritte in un finto colonnato all’antica