Ponti, Società Ceramica Richard-Ginori, Bacco, Tabacco e Venere

Ponti, Società Ceramica Richard-Ginori, Bacco, Tabacco e Venere

 
Autore / manifattura: Gio Ponti, per la Società Ceramica Richard-Ginori
Stile: Déco
Datazione: 1925 – 1928
Dimensioni: 44,5 x 28 cm ciascuno
Tecnica e materiali: terraglia
 
 

Le tre placchette in terraglia dura a gran fuoco, dipinte nella sede milanese della manifattura, furono realizzate da Ponti per il bar della motonave Saturnia, varata nel 1927 e inizialmente destinata alla rotta per l’America del Sud. Ispirandosi al motto “Bacco, Tabacco e Venere riducono l’uomo in cenere”, Ponti rielabora il tema con il suo caratteristico spirito ironico e dissacrante, che finisce per rendere le opere uno scherzo divertente piuttosto che un monito nei confronti dei comportamenti dissoluti. La continuità tra i tre riquadri è garantita dalla gamma cromatica comune, che si ripete anche nella cornice giocata sui toni brillanti del verde e dei colori primari, e dalle affinità stilistiche, basate sulla consueta semplificazione del segno e sulla modellazione delle figure dalla fisicità allungata, sinuosa e piena derivata dai modelli manieristi, dalla pittura contemporanea e dalle opere grafiche dei disegnatori déco. In tutti i pannelli, il nome del protagonista è riportato su un cartiglio che avvolge le figure, mantenendo la dicitura latina per i due personaggi tratti dalla mitologia classica. Bacco è un giovane dal corpo molle e disarticolato, con le braccia piegate per sostenere la coppa con il vino e il grappolo d’uva, riproponendo in chiave moderna la postura tipica delle figure egizie. Sullo sfondo si apre una veduta collinare popolata da piccoli paesi immaginari, composti da architetture squadrate di gusto antico e moderno, circondate da esili alberelli. Tabacco, pubblicato nel catalogo Ceramiche moderne d’arte Richard-Ginori con il titolo Il fumo, è rappresentato da un damerino in abiti di sapore ottocentesco, seduto a cavalcioni su un albero secco e avvolto da una voluminosa nuvola di fumo originatasi dalla pipa che l’uomo tiene tra le labbra. Bacco e Tabacco sono certamente stati presentati alla Terza Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza del 1927, come attestano due fotografie d’epoca conservate presso l’Archivio Fotografico della Triennale di Milano, uno delle quali pubblicata al tempo da Torriano (Piero Torriano, La III Mostra d’Arte Decorative a Monza, in “L’Illustrazione Italiana”, n. 41, 9 ottobre 1927, p. 292) . La Venere, ispirata al prototipo botticelliano, ritratta in piedi su una conchiglia, per Ponti diviene una donna contemporanea vestita di stracci laceri mossi dal vento, e la bellezza e il lusso di un tempo sono suggeriti solo dai gioielli in perle e diamanti che ancora cingono il collo e il braccio, dal cappellino, dai guanti sfrangiati e dal vezzoso ombrellino che la donna tiene dietro la schiena. Alle sue spalle si sviluppa un paesaggio marino con isole rocciose su cui sorgono architetture classiche; il motivo delle onde increspate, dei delfini che saltano tra le onde e delle imbarcazione guidate da figure nere simili e manichini viene riproposto nella Coppa Nautica, ideata da Ponti nello stesso periodo. Anche la placchetta Venere è stata presentata alla Terza Biennale di Monza ed è stata descritta dal cronista del quotidiano “Il Secolo-La Sera”: “la figurina della Venere ha un tale corpo di giunco e una tal mossa birichina che il finto terrore sfuma e si lascia vincere dall’irresistibile promessa di godimenti. L’armoniosità della composizione ha una finezza di toni inimitabili” (Echi del successo della III Mostra Internazionale delle Arti Decorative a Monza, in “Il Secolo – La Sera”, n. 180, 30 luglio 1927).

Stefania Cretella

Bibliografia:

Raffaello Giolli, La Richard-Ginori alla Biennale di Monza, in “Lidel”, n. 6, 15 giugno, pp. 53-57; Ceramiche moderne d’arte Richard-Ginori, Soc. Anon. Stab. Arti Grafiche Alfieri e Lacroix, Milano s.d. [1930 circa], pp. 128-129; Valerio Terraroli (a cura di), Ceramica italiana d’autore 1900-1950, Skira, Milano 2007, p. 169, cat. 138 (Venere); Gio Ponti. Il fascino della ceramica, catalogo della mostra a cura di Dario Matteoni (Milano, Spazio Eventi Grattacielo Pirelli (6 maggio – 31 luglio 2011), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2011, pp. 132-133; S. Cretella, in La forza della modernità. Arti in Italia 1920-1950, catalogo della mostra a cura di Maria Flora Giubilei, Valerio Terraroli (Lucca, Fondazione Ragghianti 20 aprile – 6 ottobre 2013), Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, Lucca 2013, pp. 136, 334, cat. 72.74.

Elenco immagini:

Gio Ponti, per la Società Ceramica Richard-Ginori, Bacco, 1925-1928, terraglia, 44,5 x 28 cm, collezione privata



 

Marchi della placca Bacco di Gio Ponti per la Società Ceramica Richard-Ginori



 

Gio Ponti, per la Società Ceramica Richard-Ginori, Tabacco, 1925-1928, terraglia, 44,5 x 28 cm, collezione privata



 

Marchi della placca Tabacco di Gio Ponti per la Società Ceramica Richard-Ginori



 

Gio Ponti, per la Società Ceramica Richard-Ginori, Venere, 1925-1928, terraglia, 44,5 x 28 cm, collezione privata



 

Marchio della placca Venere di Gio Ponti per la Società Ceramica Richard-Ginori