Pozzi, Ceramica Franco Pozzi, Brocfrigor

Le forme squadrate addolcite dagli angoli smussati, il beccuccio appena accennato, il coperchio con impugnatura facilitata grazie alle quattro rientranze che creano al contempo un vago motivo decorativo e la smaltatura bianca e uniforme rientrano negli standard del moderno design internazionale, basato su concetti quali la stabilità, la compattezza e il rigore formale, l’assenza di decorazione, la praticità e la funzionalità. Si tratta dunque di un oggetto che, rielaborando e semplificando ulteriormente esempi precedenti come la teiera Exagon in porcellana celadon, anticipa le esperienze progettuali degli anni sessanta e settanta e che mostra una vicinanza con il design nordico e scandinavo.
Stefania Cretella
Ambrogio Pozzi, catalogo della mostra (Faenza, Palazzo Esposizioni, 18 luglio – 4 ottobre 1987 – 45. Concorso internazionale della ceramica d’arte), Electa, Milano, 1987, pp. 20, 33; Ambrogio Pozzi: storie di forme 1950-2000, catalogo della mostra (Cerro di Laveno, Museo internazionale design ceramico – Civica raccolta di terraglia, 9 aprile – 25 giugno 2000) a cura di Flaminio Gualdoni, Electa, Milano, 2000, p. 25; Ambrogio Pozzi: tra arte e design, saggio critico di Laura Conconi, catalogo della mostra (Varese, Museo Flaminio Bertoni, 4 maggio – 2 giugno 2013; Viggiù, Museo Enrico Butti, 8 giugno – 7 luglio 2013) , Varese, Liceo artistico A. Frattini, SpazioArte Luigi Rossi, 2013, p. 21
Elenco immagini:
Ambrogio Pozzi, per Ceramica Franco Pozzi, Brocfrigor, 1956, terraglia con cristallina 980°; coperchio in politene, h 18,8 x 10,5 x 10,5 cm, collezione privata
Ambrogio Pozzi, per Ceramica Franco Pozzi, Brocfrigor, 1956, terraglia con cristallina 980°; coperchio in politene, h 18,8 x 10,5 x 10,5 cm, collezione privata
Marchio del Brocfrigor di Ambrogio Pozzi per Ceramica Franco Pozzi