Biancini, Società Ceramica Italiana di Laveno, Serie allegorie femminili

Biancini, Società Ceramica Italiana di Laveno, Serie allegorie femminili

 
Autore / manifattura: Angelo Biancini, per la Società Ceramica Italiana di Laveno
Stile: Novecento
Datazione: 1937 – 1938
Dimensioni: h 31,5 x 20 x 9,5 cm
Tecnica e materiali: terraglia a colaggio
 
 

Nel multiforme universo figurativo ideato da Biancini durante la sua collaborazione con la manifattura ceramica di Laveno si può riconoscere un filone tematico indipendente, che gli permette di interpretare con autonomia e ironia soggetti tradizionali legati al mondo fantasioso delle allegorie, incarnate attraverso una varietà di nudi femminili associati a putti, animali o oggetti che ne diventano il completamento e l’attributo distintivo. La semplificazione formale delle forme e dei volumi, l’eleganza delle linee disegnate dai corpi nudi, sensuali ma mai sfacciati, la leggerezza dei temi affrontati, permettevano di offrire al pubblico del tempo sculture d’arredo di formato contenuto adatte come ornamento per salotti e camere di appartamenti piccolo e medio borghesi.

L’Abbondanza, esposta a Parigi nel 1937, è immaginata come una figura stante e dalla postura sensualmente incurvata e ruotata, che sorregge sulle spalle una cesta di vimini ricolma di frutti, accompagnata da un cucciolo di cinghiale posto ai suoi piedi. La modellazione plastica del corpo, liscio, tornito e tonico, contrasta con la massa vaporosa e sinuosa del capelli, con l’ispido manto del cinghiale e con l’asperità delle rocce che spuntano dal terreno, rivelando un attento studio delle texture e la volontà di sfruttare al meglio le potenzialità tattili e scultoree del materiale ceramico.

Il gruppo plastico Amore, anch’esso presentato in occasione dell’Esposizione universale parigina del 1937, rivela un modellato ulteriormente semplificato, tanto da rinunciare alla definizione del volto della donna e da limitare l’espressione del putto seduto per terra, con le gambe incrociate e la tromba tra le labbra, a due occhi circolari. La costruzione delle figure avviene attraverso forme sferiche o cilindriche assemblate tra loro, dall’andamento curvilineo e innaturale, trasformando i corpi in morbidi pupazzi senza struttura interna. La composizione generale del gruppo segue un andamento triangolare, con la testa della donna a segnarne il vertice e l’ideale linea discendente e inclinata che, seguendo il braccio arcuato, il panneggio e il tronco d’albero di classica memoria, al quale di appoggiano le due figure, giunge fino ai piedi dell’amorino.

La Fortuna è invece interpretata da una donna su una barca a vela stilizzata, formata da una base che si incurva tra i flutti delle onde e da una vela a mezza luna gonfiata da un vento immaginario. Le linee morbide e sinuose della scultura, pubblicata nel Catalogo ceramiche artistiche del 1939 con il numero di modello 1507 (tav. 13 n. 163), sono evidenziate da una smaltatura nera, lucida e uniforme, che dona alla superficie riflessi metallici.

Stefania Cretella

Bibliografia:

Abbondanza (modello 1504): Esposizione di Parigi: sculture in ceramica, in “L’industria del vetro e della ceramica”, nn. 8-9, agosto-settembre 1937, p. 175; Società Ceramica Italiana Laveno. Catalogo ceramiche artistiche, 1939, tav. 12, fig. 145; Angelo Biancini tra Faenza e Laveno. Ceramiche 1937-1940, catalogo della mostra a cura di Gian Carlo Bojani, Franco Bertoni (Faenza, 1993), Centro Di, Firenze 1992, pp. 34-35, fig. 15-16; Angelo Biancini e la fabbrica delle statue. Sculture realizzate a Laveno (1937-1940), catalogo della mostra (Castel Bolognese, Museo Civico, 8 dicembre 2011 – 15 gennaio 2012), Museo Civico di Castel Bolognese, 2011, p. 38, fig. 36; Angelo Biancini: la classicità nella ceramica d’arte. Le opere prodotte a Laveno, catalogo della mostra (Cerro di Laveno Mombello, MIDeC, Palazzo Perabò, 20 luglio – 20 ottobre 2013) a cura di Enrico Brugnoni, Pietro Macchione Editore, 2013, p. 49

Amore: Esposizione di Parigi: sculture in ceramica, in “L’industria del vetro e della ceramica”, nn. 8-9, agosto-settembre 1937, p. 175; Angelo Biancini tra Faenza e Laveno. Ceramiche 1937-1940, catalogo della mostra a cura di Gian Carlo Bojani, Franco Bertoni (Faenza, 1993), Centro Di, Firenze 1992, p. 33, fig. 14; Angelo Biancini e la fabbrica delle statue. Sculture realizzate a Laveno (1937-1940), catalogo della mostra (Castel Bolognese, Museo Civico, 8 dicembre 2011 – 15 gennaio 2012), Museo Civico di Castel Bolognese, 2011, p. 39, fig. 41

La Fortuna (modello 1507): Società Ceramica Italiana Laveno. Catalogo ceramiche artistiche, 1939, tav. 13, fig. 163; Angelo Biancini tra Faenza e Laveno. Ceramiche 1937-1940, catalogo della mostra a cura di Gian Carlo Bojani, Franco Bertoni (Faenza, 1993), Centro Di, Firenze 1992, p. 43, fig. 24; Angelo Biancini: la classicità nella ceramica d’arte. Le opere prodotte a Laveno, catalogo della mostra (Cerro di Laveno Mombello, MIDeC, Palazzo Perabò, 20 luglio – 20 ottobre 2013) a cura di Enrico Brugnoni, Pietro Macchione Editore, 2013, p. 47

Elenco immagini:

Angelo Biancini, per la Società Ceramica Italiana di Laveno, Abbondanza, 1937, terraglia a colaggio, h 44 x 26 x 12,6 cm, collezione privata



 

Marchio della scultura Abbondanza di Angelo Biancini per la Società Ceramica Italiana di Laveno



 

Angelo Biancini, per la Società Ceramica Italiana di Laveno, Amore, 1937, terraglia a colaggio, h 44 x 26 x 12,6 cm, collezione privata



 

Angelo Biancini, per la Società Ceramica Italiana di Laveno, La Fortuna (modello 1507), 1937-1938, terraglia a colaggio, h 31,5 x 20 x 9,5 cm, collezione privata



 

Marchio de La Fortuna (modello 1507) di Angelo Biancini per la Società Ceramica Italiana di Laveno