Campi, Società Ceramica Italiana di Laveno, Pressacarte C 45

Nei primi anni di attività come dipendente della Società Ceramica Italiana di Laveno, Antonia Campi ha ideato molti oggetti d’uso ispirati alle forme e agli atteggiamenti di diverse tipologie di animali, citandoli in modo indiretto e con risultati di grande fantasia e ironia. Nel momento in cui Antonia Campi dovette cimentarsi con la creazione di un pressacarte, fu necessario immaginare un oggetto pesante e compatto, ma allo stesso tempo maneggevole ed esteticamente accattivante. Il risultato fu un blocco di terraglia a forma di cigno stilizzato, alleggerito da un buco laterale che ne accentua la sinuosa asimmetria e dotato di un collo utilizzabile come impugnatura.
Per la smaltatura, la manifattura ricorse alle tipiche stesure uniformi, ottenute per immersione in vasche di colore, e alle caratteristiche tinte unite o bicromie a contrasto, che si ritrovano con sorprendente regolarità nelle creazioni dell’artista.
Stefania Cretella
Anty Pansera, Antonia Campi. Creatività, forma e funzione. Catalogo ragionato, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2008, p. 149, cat. 2.22; Geometrie impossibili: le ceramiche di Antonia Campi, catalogo della mostra (Sondrio, Galleria Credito Valtellinese, Palazzo Sertoli, MVSA, Palazzo Sassi de’ Lavizzari, 28 settembre – 17 novembre 2012; Milano , Museo Diocesano, 4 dicembre 2012 – 6 gennaio 2013), a cura di Anty Pansera e Mariateresa Chirico, Verona, 2012, p. 100