Campi, Società Ceramica Italiana di Laveno, Servizio Fragola

L’ideazione di servizi da tavola, da caffè o da tè è da sempre uno dei temi più diffusi nel campo della progettazione ceramica e ogni designer si è trovato almeno una volta ad affrontare il problema di ideare un servizio capace di coniugare le esigenze pratiche con forme e decori moderni e originali. Anche Antonia Campi si è più volte cimentata con questo genere di prodotti, lavorando sia per la Società Ceramica Italiana di Laveno, sia per la successiva ditta nata in seguito all’acquisizione degli stabilimento di Laveno da parte della Società Ceramica Richard-Ginori. Nella maggior parte dei casi, l’artista ricorse a forme semplici, geometriche, estremamente moderne e funzionali, prive di particolari ed elaborate decorazioni pittoriche (si pensi, ad esempio, al Servizio C 205 o alla famosa serie di piatti Margherita ideati negli anni sessanta). Il Servizio Fragola risponde invece a una visione molto differente, che abbandona l’approccio più rigido e formale, per preferirvi una leziosità inedita, basata su forme ispirate alla natura che sembrano suggerire l’immersione in un mondo fiabesco e infantile. Il minuto servizio da caffè, in porcellana bianca talvolta impreziosita da decorazioni in oro, sembra infatti provenire dalla cucina di una fata dei boschi o da una casa delle bambole. Il nome del servizio deriva dalla forma e dalla superficie in rilievo delle tazzine con decoro a puntini che simulano i semi delle fragole e manico floreale, associate a piattini circolari a foggia di foglia. Il motivo fitomorfo ritorna anche nel vassoio e nei coperchi della zuccheriera e della teiera, quest’ultima dotata di un particolare beccuccio serpentino che si apre all’estremità in una sorta di fiore.
Stefania Cretella
Anty Pansera, Antonia Campi. Creatività, forma e funzione. Catalogo ragionato, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2008, p. 52