Šípek

Šípek studiò design d’interni alla School for arts and crafts di Praga; dopo il trasferimento in Germania, si laureò in architettura alla Kunsthochschule di Amburgo, mentre all’università di Stoccarda studiò estetica e filosofia.
Il suo primo contatto con l’arte vetraria avvenne nel 1982, quando, come raccontato dallo stesso artista nel corso di una recente intervista (https://www.youtube.com/watch?v=qP1xOFH4zuQ), fece ritorno a Praga e, entrato in una fornace, rimase affascinato dalla lavorazione artigianale del vetro. Iniziò quindi a collaborare con abili maestranze locali con lo scopo di promuovere la lavorazione e la diffusione del Cristallo di Boemia.
Nel 1983, aprì ad Amsterdam il suo studio d’architettura e design e, due anni dopo, avviò una proficua e duratura collaborazione con la società italiana Driade, per la quale progettò una serie di ciotole e vasi in vetro, candelabri in metallo, sedie e altri accessori per interni dalle forme innovative, prodotti in numero limitato e raccolti all’interno di varie collezioni d’autore. Il lavoro per Driade gli permise di farsi conoscere a livello internazionale e di iniziare a viaggiare per il mondo, entrando anche in contatto con la cultura asiatica. Seguirono poi molteplici collaborazioni con ditte e gallerie private, come la manifattura di Rosenthal e la Steltman Gallery di Amsterdam, per la quale realizzò oltre duecento modelli in tiratura limitata a partire dal 1986. Per il Thai Restaurant Siam-I-San in Arzenal di Praga realizzò invece vetri, porcellane e oggetti da tavola, dal 2010 inseriti nella Šípek Shelf Collection.
Alla base delle sue creazioni in cristallo boemo, più rapido da lavorare rispetto al vetro muranese, vi sono sempre forme desunte dalla tradizione, coppe, vasi e boli dall’evidente funzione pratica, sulle quali Šípek innesta elementi di puro valore decorativo, come fiori, foglie o corde dai colori brillanti, che accendono cromaticamente gli oggetti solitamente in vetro trasparente incolore. L’obbiettivo primario di Šípek è sempre quello di rendere l’oggetto esteticamente bello di per sé, senza bisogno di ornarlo o riempirlo con ulteriori elementi accessori, coniugando l’aspetto esteriore con i moderni principi di funzionalità. I suoi vetri sono spesso prodotti in serie limitate e con complesse tecniche artigianali che ne esaltano il valore estetico.
I nomi identificativi degli oggetti di Šípek non sono stati scelti dall’artista, che si rifiutò di dare un titolo alle sue creazioni, ma furono indicati dalle diverse ditte produttrici per scopi principalmente commerciali.
Stefania Cretella
Elenco immagini:
Bořek Šípek, Vaso verde con fiori, 2010, cristallo di Boemia, h 61 x 47 x 28 cm, collezione privata
Firma del Vaso verde con fiori di Bořek Šípek
Šípek, per il Thai Restaurant Siam-I-San in Arzenal (Šípek Shelf Collection), Shu Umura, cristallo di Boemia, h 11,8 x 19,5 x 19 cm, collezione privata
Bořek Šípek , per Driade, Saliera, porcellana e legno, saliera: h 32,5 x 8 cm, pepiera: h 22 x diam. 3,8 cm, collezione privata
Bořek Šípek , per Driade, Pepiera, porcellana e legno, saliera: h 32,5 x 8 cm, pepiera: h 22 x diam. 3,8 cm, collezione privata
Bořek Šípek , per Steltman Gallery, Floralumina, 2004, cristallo di Boemia, h 27,5 x diam. 33 cm, collezione privata
Bořek Šípek , per Steltman Gallery, Rubra, 2003, cristallo di Boemia, h 60 x 26 x 26 cm, collezione privata
Bořek Šípek , per Steltman Gallery, Felix, 2002, cristallo di Boemia, h 53 x 43 x 35 cm, collezione privata
Bořek Šípek , per Driade, set Savini, serie Follies, 1991, cristallo di Boemia, ottone e acciaio inossidabile, oliera: h 34 x diam. 9,7 cm, acetiera: h 38,5 x diam. 7,6 cm, collezione privata
Bořek Šípek , per Driade, set Savini, serie Follies, 1991, cristallo di Boemia, ottone e acciaio inossidabile, oliera: h 34 x diam. 9,7 cm, acetiera: h 38,5 x diam. 7,6 cm, collezione privata
Bořek Šípek , per Alterego, Calici per champagne n. 101, 1990 circa, cristallo di Boemia, 38 cm x diam. 5,5, collezione privata
Bořek Šípek , per Driade, Isotta, 1990 circa, cristallo di Boemia, h 16 x 36,5 x 34,5 cm, collezione privata