Ponti, Cooperativa Ceramica di Imola, Bottiglia a paesaggio l’amore

La collaborazione tra Ponti e la Cooperativa Ceramica di Imola iniziò nel 1946 e si protrasse in modo discontinuo e sporadico fino agli anni sessanta. Secondo il racconto di Domenico Minganti, modellatore e direttore della sezione artistica tra il 1957 e il 1974, Ponti giunse a Imola quasi per caso, durante una sosta nel viaggio tra Milano e Faenza, e nel corso della visita allo stabilimento rimase particolarmente colpito dalle invenzioni scultoree e dai primi prototipi di bottiglie a cui Minganti stava lavorando (Cari amici. Gio Ponti alla Cooperativa Ceramica d’Imola, Itaca, Castel Bolognese (RA) 2002, p. 9). Dopo quella visita, Ponti decise di fornire alcuni disegni per nuovi progetti e consigli sulla gestione della Cooperativa, sostenendone la diffusione attraverso commissioni per imprese pubbliche da lui dirette, esposizioni e, soprattutto, articoli su “Domus” e “Stile”.
Ed è proprio sulle pagine del numero di “Domus” del 1951 che alcune bottiglie in terracotta, prodotte “su proposta di Ponti”, vengono presentate al pubblico sottolineando “le evocazioni e le possibilità allegoriche straordinarie che la forma della bottiglia – forma umana pronta ai travestimenti: forma scelta da secoli per contenere il diavolo, il fumo, le lettere, i bastimenti – suscita in noi” (Bottiglie abitate. Terrecotte della Cooperativa Ceramica di Imola, in “Domus”, maggio 1951, n. 258, p. 37). A corredo dell’articolo vi sono alcune fotografie delle diverse bottiglie, tra le quali compare anche il modello in terracotta della Bottiglia a paesaggio l’amore, fotografata insieme ad altri esemplari della medesima serie (“il giorno e la notte, con il sole e la luna, il nuvolo e il sereno, la gente alle finestre, l’amore”). Per questo modello in particolare, la bottiglia si trasforma in una sorta di palazzo, con l’amata alla finestra del piano superiore e il corteggiatore appoggiato allo stipite della porta con il battente aperto, impegnato a suonare una serenata con il mandolino. A differenza del prototipo della fotografia d’epoca, la bottiglia in esame è rivestita con smalti a lustri metallici nella tonalità dominante del blu, con aree giallo-verdi che insistono sul lato posteriore.
Stefania Cretella
Bottiglie abitate. Terrecotte della Cooperativa Ceramica di Imola, in “Domus”, maggio 1951, n. 258, p. 37; Cari amici. Gio Ponti alla Cooperativa Ceramica d’Imola, Itaca, Castel Bolognese (RA) 2002, p. 22; Gio Ponti. “Idee” d’arte e di architettura a Imola e in Romagna, catalogo della mostra (Imola, Centro Polivalente Gianni Isola, 9 novembre 2012 – 6 gennaio 2013) a cura di Franco Bertoni, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Imola, 2012, p. 44.