Ponti, Società Ceramica Richard-Ginori, Serie L’amore dell’antichità

Ponti, Società Ceramica Richard-Ginori, Serie L’amore dell’antichità

 
Autore / manifattura: Gio Ponti, per la Società Ceramica Richard-Ginori
Stile: Déco
Datazione: 1924 – 1925
Dimensioni: diametro 33 cm
Tecnica e materiali: porcellana
 
 

I quattro esemplari in porcellana, ideati da Gio Ponti tra il 1924 e il 1925, appartengono alla serie di piatti in blu e oro decorati con soggetti di ispirazione classica. Il primo tema, intitolato L’amore dell’antichità, presenta al centro una figura femminile in abiti all’antica posta accanto a un’erma, mentre lo spazio circostante è suddiviso in sezioni regolari da erme maschili e femminili alternate, legate le une alle altre attraverso un drappeggio. Uno schema compositivo analogo si ritrova anche negli altri tre piatti, sebbene in questi casi la superficie interna sia scandita da colonne disposte a raggiera che si raccordano a una cornice esterna immaginata come una trabeazione decorata con triglifi e palmette. Oltre a essere accomunati dai continui riferimenti alla cultura e alla mitologia classica, individuabili nella scelta degli elementi architettonici, degli abiti e dei soggetti raffigurati, la serie presenta evidenti affinità stilistiche nella resa dei diversi elementi, che manifestano chiari caratteri déco soprattutto nella definizione anatomica estremamente sintetica e nella composizione scattante e sincopata. È proprio grazie all’elegante stilizzazione del segno, che diviene un elemento essenzialmente grafico, che Ponti riesce ad attualizzare e rendere moderni soggetti di ispirazione classica, rifiutando la semplice imitazione e allontanandosi dal gusto neoclassico di matrice settecentesca e dall’eclettismo ottocentesco. Inoltre, Ponti tratta i suoi soggetti con delicata ironia, percepibile ad esempio nel tono fumettistico del piatto L’amor nuovo, dove l’amore perduto viene raffigurato mediante un cuore alato che si allontana e un cuore sanguinante lasciato cadere dalla figura femminile, mentre la speranza dell’arrivo del nuovo amore annunciato dal titolo viene suggerita dal motto “tutto passa” scritto dalla donna su una colonna. Il legame con la letteratura classica diviene evidente nei piatti Mea Lesbia, con il ritratto di profilo della donna amata da Catullo, e La perfida Cammilla, ispirato alla vergine amazzone descritta da Virgilio nell’Eneide, poi celebrata da Dante nel primo canto dell’Inferno come eroina sacrificatasi per l’Italia. Lo spirito quasi carnevalesco che anima quest’ultimo piatto, caratterizzato da una “Cammilla” ritratta con in mano un parasole alla guida del carro alato di Cerere trainato da serpenti, mitiga e attenua il carattere guerriero e spavaldo del personaggio.

La serie completa, comprendente un quinto modello intitolato Gli amanti, è stata esposta alla Biennale monzese nel 1925, così come testimoniato dalla fotografia storica riproducente la sala allestita dalla Richard-Ginori all’interno della Sezione degli Espositori Lombardi, conservata presso l’Archivio Fotografico della Triennale di Milano e pubblicata in diversi articoli e volumi del tempo (Pompeo Molmenti, Opere scelte. Seconda Mostra Internazionale delle Arti Decorative Monza – 1925, Gea, Milano 1925, p. 52).

Stefania Cretella

Bibliografia:

L’amore dell’antichitàCeramiche moderne d’arte Richard-Ginori, Soc. Anon. Stab. Arti Grafiche Alfieri e Lacroix, Milano s.d. [1930 circa], p. 32; Gio Ponti. Ceramiche 1923-1930. Le opere nel Museo Ginori di Doccia, catalogo della mostra a cura di F. Abboni, S. Salvi, G. Pampaloni, P. C. Santini (Firenze, 19 marzo-30 aprile 1983), Electa, Milano 1983, p. 99, cat. 80; Gio Ponti. Il fascino della ceramica, catalogo della mostra a cura di Dario Matteoni (Milano, Spazio Eventi Grattacielo Pirelli, 6 maggio – 31 luglio 2011), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2011, pp. 68-69; S. Cretella, in La forza della modernità. Arti in Italia 1920-1950, catalogo della mostra a cura di Maria Flora Giubilei, Valerio Terraroli (Lucca, Fondazione Ragghianti 20 aprile – 6 ottobre 2013), Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, Lucca 2013, pp. 165, 342-343, cat. 104; Livia Frescobaldi Malenchini, Maria Teresa Giovannini, Oliva Rucellai, Gio Ponti. La collezione del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Maretti editore, 2015, pp. 164, 166, cat. 73; S. Cretella, in Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia, catalogo della mostra (Forlì, Musei San Domenico, 11 febbraio – 18 giugno 2017) a cura di V. Terraroli, Silvana editoriale, Cinisello Balsamo 2017, pp. 270, 400-401, cat. 9.12.

L’Amor novoCeramiche moderne d’arte Richard-Ginori, Soc. Anon. Stab. Arti Grafiche Alfieri e Lacroix, Milano s.d. [1930 circa], p. 30; Gio Ponti. Ceramiche 1923-1930. Le opere nel Museo Ginori di Doccia, catalogo della mostra a cura di F. Abboni, S. Salvi, G. Pampaloni, P. C. Santini (Firenze, 19 marzo-30 aprile 1983), Electa, Milano 1983, p. 103, cat. 102; Rossana Bossaglia, Valerio Terraroli (a cura di), Milano déco. La fisionomia della città negli anni Venti. Guida, Skira, Milano 1999, pp. 64, 67, 69; Gio Ponti. Il fascino della ceramica, catalogo della mostra a cura di Dario Matteoni (Milano, Spazio Eventi Grattacielo Pirelli, 6 maggio – 31 luglio 2011), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2011, p. 79; S. Cretella, in La forza della modernità. Arti in Italia 1920-1950, catalogo della mostra a cura di Maria Flora Giubilei, Valerio Terraroli (Lucca, Fondazione Ragghianti 20 aprile – 6 ottobre 2013), Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, Lucca 2013, pp. 164, 342-343, cat. 103; Livia Frescobaldi Malenchini, Maria Teresa Giovannini, Oliva Rucellai, Gio Ponti. La collezione del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Maretti editore, 2015, pp. 164, 170, cat. 82; S. Cretella, in Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia, catalogo della mostra (Forlì, Musei San Domenico, 11 febbraio – 18 giugno 2017) a cura di V. Terraroli, Silvana editoriale, Cinisello Balsamo 2017, pp. 270, 401, cat. 9.14.

Mea LesbiaCeramiche moderne d’arte Richard-Ginori, Soc. Anon. Stab. Arti Grafiche Alfieri e Lacroix, Milano s.d. [1930 circa], p. 30; Gio Ponti. Ceramiche 1923-1930. Le opere nel Museo Ginori di Doccia, catalogo della mostra a cura di F. Abboni, S. Salvi, G. Pampaloni, P. C. Santini (Firenze, 19 marzo-30 aprile 1983), Electa, Milano 1983, p. 105, cat. 104; Rossana Bossaglia, Valerio Terraroli (a cura di), Milano déco. La fisionomia della città negli anni Venti. Guida, Skira, Milano 1999, pp. 64, 67-68; Gio Ponti. Il fascino della ceramica, catalogo della mostra a cura di Dario Matteoni (Milano, Spazio Eventi Grattacielo Pirelli, 6 maggio – 31 luglio 2011), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2011, p. 77; S. Cretella, in La forza della modernità. Arti in Italia 1920-1950, catalogo della mostra a cura di Maria Flora Giubilei, Valerio Terraroli (Lucca, Fondazione Ragghianti 20 aprile – 6 ottobre 2013), Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, Lucca 2013, pp. 164, 342-343, cat. 102; Livia Frescobaldi Malenchini, Maria Teresa Giovannini, Oliva Rucellai, Gio Ponti. La collezione del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Maretti editore, 2015, pp. 164, 170, cat. 81; S. Cretella, in Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia, catalogo della mostra (Forlì, Musei San Domenico, 11 febbraio – 18 giugno 2017) a cura di V. Terraroli, Silvana editoriale, Cinisello Balsamo 2017, pp. 271, 401, cat. 9.16.

La perfida CammillaCeramiche moderne d’arte Richard-Ginori, Soc. Anon. Stab. Arti Grafiche Alfieri e Lacroix, Milano s.d. [1930 circa], p. 30; Gio Ponti. Ceramiche 1923-1930. Le opere nel Museo Ginori di Doccia, catalogo della mostra a cura di F. Abboni, S. Salvi, G. Pampaloni, P. C. Santini (Firenze, 19 marzo-30 aprile 1983), Electa, Milano 1983, p. 105, cat. 105; Rossana Bossaglia, Valerio Terraroli (a cura di), Milano déco. La fisionomia della città negli anni Venti. Guida, Skira, Milano 1999, pp. 64, 67-68; Gio Ponti. Il fascino della ceramica, catalogo della mostra a cura di Dario Matteoni (Milano, Spazio Eventi Grattacielo Pirelli, 6 maggio – 31 luglio 2011), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2011, p. 78; S. Cretella, in La forza della modernità. Arti in Italia 1920-1950, catalogo della mostra a cura di Maria Flora Giubilei, Valerio Terraroli (Lucca, Fondazione Ragghianti 20 aprile – 6 ottobre 2013), Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, Lucca 2013, pp. 164, 342-343, cat. 100; Livia Frescobaldi Malenchini, Maria Teresa Giovannini, Oliva Rucellai, Gio Ponti. La collezione del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Maretti editore, 2015, pp. 164, 170, cat. 83; S. Cretella, in Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia, catalogo della mostra (Forlì, Musei San Domenico, 11 febbraio – 18 giugno 2017) a cura di V. Terraroli, Silvana editoriale, Cinisello Balsamo 2017, pp. 270, 400-401, cat. 9.11.

Elenco immagini:

Gio Ponti, per la Società Ceramica Richard-Ginori, La perfida Cammilla, 1924-1925, porcellana, diam. 33 cm, collezione privata



 

Gio Ponti, per la Società Ceramica Richard-Ginori, Mea Lesbia, 1925, porcellana, diam. 32,5 cm, collezione privata



 

Gio Ponti, per la Società Ceramica Richard-Ginori, L’Amor novo, 1924-1925, porcellana, diam. 32,5 cm, collezione privata