Ponti, Società Ceramica Richard-Ginori, Serie La vendemmia

Ponti, Società Ceramica Richard-Ginori, Serie La vendemmia

 
Autore / manifattura: Gio Ponti, per la Società Ceramica Richard-Ginori
Stile: Déco
Data: 1927
Tecnica e materiali: terraglia
 
 

I soggetti raffiguranti momenti legati alla vendemmia vennero ideati da Ponti nel 1927 per decorare, “con quell’arguto scanzonato spirito che gli è proprio” (Carlo A. Felice, Bacco e la pittura murale, in “Domus”, n. 10, ottobre 1928, p. 28), il locale milanese Alla Penna d’Oca, arredato e ornato da Ponti e dagli altri architetti del gruppo Il Labirinto e descritto da Giolli come “la taverna dei giornalisti, degli scrittori e degli artisti, e pur senza bohème pericolosa” (Raffaello Giolli, Cronache milanesi. Case nuove – Alla “Penna d’oca”, in Emporium”, Vol. LXVI, n. 392, agosto 1927, p. 116). Sembra che solo in un secondo momento il tema sia stato ripreso da Ponti per la manifattura toscana, riproducendolo su piatti in porcellana e piastrelle in terraglia (i disegni pubblicati da Giolli a corredo del suo articolo mostrano gli schizzi per le scene della raccolta e della pigiatura, e risultano del tutto identici a quelli poi applicati sulle ceramiche. Cfr. Giolli 1927, p. 114).

La sequenza inizia con la raccolta dell’uva, compiuta da una coppia di giovani in abiti contemporanei ritratti accanto a una vite. La seconda scena mostra il trasporto del raccolto, esemplificato attraverso un grosso grappolo d’uva legato a un lungo bastone sostenuto sulle spalle di due contadini accompagnati da cani. In questo caso specifico, il tema iconografico riprende la nota raffigurazione tratta dall’Antico Testamento riprodotta in numerose opere d’arte; come suggerito in studi precedenti, è probabile che Ponti abbia guardato al rilievo in marmo scolpito da Francesco Carabelli per il Duomo di Milano, che raffigura il ritorno degli esploratori inviati da Mosè nella Terra Promessa (Livia Frescobaldi Malenchini, Maria Teresa Giovannini, Oliva Rucellai, Gio Ponti. La collezione del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Maretti editore, 2015, p. 366). La fortuna di questo particolare soggetto pontiano è testimoniata dalla presenza, nel repertorio della manifattura toscana, di piatti singoli e di una plastica modellata da Italo Griselli e realizzata in porcellana bianca e oro, intitolati rispettivamente L’uva della terra promessa e La terra promessa. Si procede poi con la pigiatura dell’uva da parte di un uomo e una donna che sta per entrare all’interno del grande bacino in cui sono stati riposti i grappoli,  per poi concludere il racconto con la scena della festa, durante la quale la coppia solleva con gioia il bicchiere di vino.

I quattro episodi vengono descritti con un segno grafico rapido ed essenziale, vivacizzato dagli smalti policromi applicati solo lungo le linee di contorno, lasciando ampie superfici bianche; lo stile semplificato e le forme arrotondate si adattano perfettamente al clima di allegria e spensieratezza della vita di campagna, nella quale l’attività lavorativa si alterna a momenti di festa e condivisione.

Stefania Cretella

Bibliografia:

Carlo A. Felice, Bacco e la pittura murale, in “Domus”, n. 10, ottobre 1928, p. 28; Ceramiche moderne d’arte Richard-Ginori, Soc. Anon. Stab. Arti Grafiche Alfieri e Lacroix, Milano s.d. [1930 circa], p. 136

Elenco immagini:

Gio Ponti, per la Società Ceramica Richard Ginori, La vendemmia, 1927,  terraglia, 25 x 25 cm (cornice 30 x 30), collezione privata



 

Gio Ponti, per la Società Ceramica Richard Ginori, La vendemmia-trasporto dell’uva, 1927,  terraglia, 25 x 25 cm (cornice 30 x 30), collezione privata



 

Gio Ponti, per la Società Ceramica Richard Ginori, La vendemmia- la pigiatura, 1927,  terraglia, 25 x 25 cm (cornice 30 x 30), collezione privata



 

Gio Ponti, per la Società Ceramica Richard Ginori, La bevuta, 1927,  terraglia, 24,5 x 24,5 cm (cornice 34 x 34), collezione privata



 

Marchio delle piastrelle della Serie La vendemmia di Gio Ponti per la soicietà Ceramica Richard-Ginori