König Scavini (attr.), Lenci, Concetta

König Scavini (attr.), Lenci, Concetta

 
Autore / manifattura: Helen König Scavini (attr.), per la manifattura Lenci
Datazione: 1939 – 1940
Dimensioni: 35 x 20 x 16 cm
Tecnica e materiali: Terraglia formata a colaggio e decorata a smalti policromi sottovetrina
 
 

La scultura ritrae una giovane fanciulla dai capelli scuri, seduta sui talloni, con la mano destra appoggiata delicatamente a terra e con il braccio sinistro stretto intorno a una giara. La posizione instabile determina una leggera torsione del corpo che consente di donare alla composizione  un senso di movimento sufficiente per rompere la schematicità dell’insieme e indurre l’osservatore a ruotare intorno alla scultura. La visione circolare della terraglia permette di apprezzare l’altissima qualità tecnica che è stata necessaria per la realizzazione della decorazione pittorica: se per la colorazione del lungo abito con maniche corte si è optato per un rosso vivace e intenso, messo in risalto dalla luminosità vitrea del rivestimento, per la definizione dello scialle che le avvolge le spalle e del fazzoletto che le copre la testa si è fatto ricorso a due elaborati motivi ornamentali composti da animali e da elementi floreali e vegetali stilizzati e variopinti, liberamente ispirati ai tessuti della cultura tradizionale sarda e delle regioni del Sud Italia. Anche il vaso dalla forma circolare è descritto con cura, dipinto con un motivo geometrico a pois in bicromia che rimanda a stilemi arcaici.

La statuina in esame sembra rispecchiare fedelmente il prototipo numero 899, riprodotto nella fotografia in bianco e nero dell’Archivio della manifattura, oggi depositato presso l’Archivio Storico della Città di Torino. La fotografia d’epoca affianca a questa la scultura 899/1, identica nel modellato, ma differente nella gamma cromatica e nei motivi ornamentali delle stoffe e della giara. Come testimoniato da diversi esemplari comparsi nel tempo sul mercato antiquario, per il modello 899/1 si sono preferiti colori più spenti e cupi, effetto enfatizzato anche dalla mancanza di invetriatura (si veda, ad esempio, l’opera pubblicata nel catalogo della Casa d’Aste Cambi, 19 novembre 2003, lotto 75). Si segnala l’esistenza di una terza versione, differente dal modello 899/1 per il colore del foulard e del vaso (Casa d’Aste Il Ponte, asta n. 415, 20 aprile 2018, lotto 1160).

L’identità dell’inventore del modello non è nota e in mancanza di bozzetti autografi e di esemplari firmati si può proporre un’attribuzione solo su base stilistica. Il tema della donna in abiti regionali è ricorrente soprattutto nel catalogo di Abele Jacopi e di Helen König Scavini. Le figure proposte da Jacopi appaiono più mature, slanciate ed eleganti rispetto a quelle della signora Scavini, e si caratterizzano per una precisione e un’accuratezza quasi scientifica nella definizione dei costumi regionali, degli accessori e delle acconciature. Tenendo conto dello stile e delle modalità espressive adottate per la  giovane e più semplice Concetta si ritiene più corretta l’assegnazione alla signora Scavini, evidenziando affinità con opere di sua certa invenzione, come Abruzzese (n. 467), Ave Maria (n. 550), Giovane madre (n. 1004) e Comare sarda (n. 1045). La posa scelta per Concetta, inoltre, riprende quasi fedelmente quella già sperimentata dalla signora Scavini nel Nudino dei primi anni Trenta (n. 420) e in Figurina (n. 500). L’attribuzione può trovare ulteriore sostegno nell’analisi delle forme asciutte e schematiche del corpo di Concetta, segnato sul ventre da una piega orizzontale, caratteristiche che lo avvicinano a quello di molte figure di Helen Scavini, come Liu-Tu (n. 349), La mia modella (n. 446) e il nudino Canzonetta, precedente di un solo numero di modello rispetto alla scultura in esame.

Anche la data di ideazione non è confermata con certezza da documenti, da iscrizioni riportate su esemplari noti o da riferimenti bibliografici, ma tenendo conto del numero di modello è possibile circoscrivere il periodo di esecuzione tra la fine degli anni Trenta e l’inizio del decennio successivo.

Stefania Cretella

Bibliografia:

Alfonso Panzetta, Le ceramiche Lenci 1928-1964. Catalogo generale dell’archivio storico della manifattura, Umberto Allemandi, Torino 1992, p. 281, n. 1079; Daniele Sanguineti, Ceramiche Lenci 1928-1964. Catalogo dei gessi, con testi di Chiara A. Lanzi, Salvatore Liistro, Sagep, Genova, 2015, p. 213, n. 543 (gesso)

Elenco immagini:

Helen König Scavini (attr.), per la manifattura Lenci, Concetta, 1939-1940, Modello 899, terraglia formata a colaggio e decorata a smalti policromi sottovetrina, 35 x 20 x 16 cm, collezione privata



 

Helen König Scavini (attr.), per la manifattura Lenci, Concetta, 1939-1940, Modello 899, terraglia formata a colaggio e decorata a smalti policromi sottovetrina, 35 x 20 x 16 cm, collezione privata



 

Marchio della scultura Concetta di Helen König Scavini (attr.), per la manifattura Lenci