Costantini, Società Ceramica Italiana di Laveno

Dopo aver frequentato la Scuola di disegno serale lavenese, Marco Costantini lavorò come cesellatore per diverse botteghe locali, iniziando parallelamente a sperimentare indipendentemente la tecnica dell’incisione su ceramica. Migliorò la propria abilità nell’incisione a bulino seguendo i corsi della scuola Umanitaria di Milano, che frequentò nel 1940, e studiando disegno presso diversi artisti. Tra il 1947 e il 1966, anno di chiusura degli stabilimenti di Verbano, Costantini mise a disposizione della Società Ceramica Italiana di Laveno le competenze e le abilità da incisore maturate negli anni precedenti, realizzando disegni di propria invenzione e progetti di Guido Andloviz, Antonia Campi e Leonor Fini.
Il servizio da tè e i vasi in esame sono un esempio perfetto della tecnica adottata per le opere prodotte dalla manifattura lombarda, basata su un particolare procedimento di incisione e stampa su ceramica, che venne sviluppato per la prima volta dalla manifattura inglese Wedgwood, per poi essere utilizzato anche da altre ditte europee. Il disegno da riprodurre veniva inciso a bulino e all’acquaforte su una matrice in rame, creando dei solchi più profondi rispetto ai segni solitamente tracciati per l’incisione su carta. Dopo aver inchiostrato la matrice, questa veniva impressa su una particolare carta da trasporto, che permetteva di riportare il disegno, premendo con un apposito rullo, sulla superficie irregolare degli oggetti ceramici. Per ottenere graduali passaggi cromatici e restituire gli effetti atmosferici, Costantini incideva la matrice con speciali punzoni a più punte che gli permettevano di creare un pattern puntinato.
Il vaso, dalle linee asimmetriche tipiche della produzione anni cinquanta, è impreziosito dalle quattro illustrazioni con dettagliate e poetiche vedute del lago Maggiore che Costantini inserì all’interno delle riserve leggermente incassate. Ancora più sorprendente è la capacità dell’artista di adattare il motivo del paesaggio lacustre sulla superficie accartocciata e ripiegata del vaso ideato da Andloviz, sempre degli anni cinquanta. La superficie scanalata dei diversi componenti del servizio da colazione è invece riccamente ornata con composizioni di vasi, busti all’antica, ferri battuti, mobili, strumenti musicali, carte da gioco, fiori recisi e frutti, inseriti all’interno di un paesaggio che digrada in lontananza verso borghi antichi.
Le vedute del lago, insieme ai paesaggi della Valcuvia, e le molteplici nature morte risultano essere i soggetti prediletti dell’artista, che li propose anche nelle stampe.
Stefania Cretella
Elenco immagini:
Marco Costantini, per la Società Ceramica Italiana di Laveno, Servizio da tè per sei persone, porcellana, collezione privata
Marchio del Servizio da tè per sei persone di Marco Costantini per la Società Ceramica Italiana di Laveno
Marco Costantini, per la Società Ceramica Italiana di Laveno, Vaso Lago Maggiore, porcellana, h 31 x 11,5 x 11 cm, collezione privata
Marchio del Vaso Lago Maggiore di Marco Costantini per la Società Ceramica Italiana di Laveno
Guido Andloviz (forma) e Marco Costantini (decoro), per la Società Ceramica Italiana di Laveno, Vaso, porcellana, h 34,9 x 22 x 15,5 cm, collezione privata
Marchio del Vaso di Guido Andloviz (forma) e Marco Costantini (decoro)