Pozzi, Collevilca, Maschere

La cristalleria Collevilca, attiva dal 1960, si trova nel cuore della Toscana, tra Firenze, Siena e Pisa, area da secoli interessata alla produzione di oggetti artistici e d’uso comune in vetro e cristallo. L’azienda ha saputo coniugare le tecniche tradizionali con le nuove tecnologie industriali, affidandosi ad architetti e designer per la progettazione di forme e decori inediti e originali. In questo programma di dialogo e scambio tra creatività artistica e abilità tecnica si inserisce il rapporto di collaborazione tra la ditta senese e il designer Ambrogio Pozzi, che in questa occasione si allontana dall’abituale materiale ceramico per cimentarsi nuovamente con le trasparenze del cristallo (questo materiale era già stato adottato, ad esempio, per i Lunoidi del 1987). Il risultato di questa esperienza è la serie intitolata Maschere, prodotta all’interno della sezione Atelier a partire dal 1993 (l’azienda produce ancora Selene, Seti e Febo; http://www.collevilca.it/wp-content/uploads/2016/12/Atelier.pdf) e costituita da sculture in cristallo trasparente e incolore, con dettagli in pasta colorata, utilizzata per definire i dettagli anatomici dei vari personaggi di fantasia, legati all’immaginario giocoso e infantile che contraddistingue un certo filone creativo dell’artista.
Stefania Cretella
Ambrogio Pozzi. Il mio rosso brucia, catalogo della 48° mostra della Ceramica di Castellamonte a cura di Vittorio Amedeo Sacco, Stendhal, Torino 2009, p. 68
Elenco immagini:
Ambrogio Pozzi, per Collevilca, Androide, 1987, cristallo, h 30,8 x 27 x 7,5 cm, collezione privata
Ambrogio Pozzi, per Collevilca, Febo, 1987, cristallo, h 41,5 x 27,5 x 9,5 cm, collezione privata
Ambrogio Pozzi, per Collevilca, Miosotis, 1987, cristallo, h 44,2 x 30,5 x 13 cm, collezione privata
Ambrogio Pozzi, per Collevilca, Seti, 1987, cristallo, h 26,8 x 25,5 x 9,5 cm, collezione privata
Firma sulla maschera Seti di Ambrogio Pozzi