Pozzi, Profili – Giano bleu

Il rapporto tra Ambrogio Pozzi e il cristallo, iniziato nel 1986 e concretizzatosi nella serie dei Lunoidi datati all’anno seguente, non ha dato esiti continui e costanti come quello instaurato con il materiale ceramico, ma ha comunque permesso all’artista di esprimere la propria creatività attraverso tecniche ed effetti materici differenti rispetto a quelli offerti da altri mezzi artistici. Il cristallo, grazie a una maggior concentrazione di piombo rispetto al vetro muranese, risulta essere più lucente e compatto, adattandosi perfettamente alle figure piene e massicce ideate da Ambrogio Pozzi nel corso del tempo. Nel 2005, ad esempio, realizza una serie intitolata Profili utilizzando cristallo incolore in combinazione con un cuore di cristallo colorato in rosso o in blu, ottenendo un effetto molto particolare dato dal contrasto tra i contorni trasparenti e la pienezza cromatica della massa centrale. La serie comprende sculture raffiguranti volti umani isolati (Guerriero Rosso, Cassandra, Viso mediterraneo), ai quali si aggiunge il particolare Giano bleu, che ispirandosi alla figura mitologica bifronte, duplica il tema del profilo invertendo il rapporto frontale solitamente preferito da Pozzi nelle sue opere ceramiche e vetrarie.
Stefania Cretella
Ambrogio Pozzi. Il mio rosso brucia, catalogo della 48° mostra della Ceramica di Castellamonte a cura di Vittorio Amedeo Sacco, Stendhal, Torino 2009, p. 69