Pozzi, Umorometro

L’opera è costituita da un vaso in terraglia bianca e da una serie di dischi in legno di differenti forme e dimensioni, laccate in bianco o a colori, che si inseriscono all’interno del lungo collo cilndrico del vaso. Il senso e il funzionamento del vaso-giocattolo è rivelato dal sottotitolo: “Guarda… se è bianco parla, se colorato taci”. In base alla sistemazione degli anelli in legno sul collo del vaso si poteva quindi rendere noto il proprio stato d’animo e la disponibilità o meno al dialogo e alla socializzazione.
Se la funzione primaria dell’opera rivelava intenti ludici e un approccio giocoso e divertito al problema progettuale, le scelte estetiche e le forme adottate mostrano un’evidente affinità con alcune proposte di Ettore Sottsass, come i vasi in ceramica multicolore “Totem” disegnati a partire dagli anni cinquanta.
Stefania Cretella
Ambrogio Pozzi, catalogo della mostra (Faenza, Palazzo Esposizioni, 18 luglio – 4 ottobre 1987 – 45. Concorso internazionale della ceramica d’arte), Electa, Milano, 1987, pp. 13, 24, 66; Ambrogio Pozzi: storie di forme 1950-2000, catalogo della mostra (Cerro di Laveno, Museo internazionale design ceramico – Civica raccolta di terraglia, 9 aprile – 25 giugno 2000) a cura di Flaminio Gualdoni, Electa, Milano, 2000, p. 39; Ambrogio Pozzi. Il mio rosso brucia, catalogo della 48° mostra della Ceramica di Castellamonte a cura di Vittorio Amedeo Sacco, Stendhal, Torino 2009, p. 27; Ambrogio Pozzi: tra arte e design, saggio critico di Laura Conconi, catalogo della mostra (Varese, Museo Flaminio Bertoni, 4 maggio – 2 giugno 2013; Viggiù, Museo Enrico Butti, 8 giugno – 7 luglio 2013) , Varese, Liceo artistico A. Frattini, SpazioArte Luigi Rossi, 2013, pp. 23-24