Bassoli, La lotta

A partire dal 1937, Renato Bassoli frequentò l’Accademia di Brera, sotto la guida di Achille Funi e Aldo Carpi, e i corsi d’Arte Applicata organizzati al Castello Sforzesco, interrompendo gli studi durante gli anni del conflitto mondiale e della sua conseguente detenzione in un campo di prigionia in Germania. Negli anni cinquanta, Bassoli aprì uno studio ceramico specializzandosi nella produzione di opere figurative, realizzate in piccola serie, e monotipi di gusto informale e primitivista.
Il piatto decorativo, concepito come un vero e proprio pannello scultoreo in bassorilievo, è un pezzo unico in terracotta lavorata alla stecca e dipinta con smalti densi e corposi che accentuano il carattere materico del modellato plastico, trattato con una forte valenza espressiva e con un linguaggio affine alle sperimentazioni informali portate avanti da Lucio Fontana in quel medesimo torno d’anni.
Stefania Cretella