König Scavini, Lenci, La moglie del soldato

La scultura d’arredo, citata dalle fonti bibliografiche con il titolo La moglie del soldato, raffigura una donna seduta e vestita in abiti semplici e popolari, con il capo coperto da un fazzoletto legato sotto il mento, una maglia smanicata a righe incrociate indossata sopra una camicia candida con le maniche arrotolate fino al gomito e una gonna lunga che lascia intravedere gli zoccoli. Il volto delicato si caratterizza per le gote arrossate e per gli occhi azzurri, diversi dai grandi occhi di bambola solitamente adottati da Helen König Scavini, scelta che qui contribuisce a conferire alla figura un’espressione carica di malinconia. Con la mano sinistra accarezza una gallina accovacciata sulle sue gambe, mentre con l’altro braccio stringe a sé una bambina in piedi sulla sua coscia, intenta a sollevare verso le labbra una ciotola. Helen Scavini affronta qui un tema ricorrente nelle ceramiche della manifattura torinese, incentrato sulla maternità e sulla famiglia, descritto attraverso un momento di intimità semplice e pacato, fatto di silenzi e piccoli gesti quotidiani.
Il modello in esame rispecchia fedelmente il disegno proveniente dall’Archivio della manifattura e oggi in collezione privata (matita e acquerello su cartoncino, 150 x 210 mm; inedito).
L’accurata decorazione pittorica, eseguita a pennello e basata su una gradazione cromatica dominata dai toni bruni e del blu, è comune alla maggior parte degli esemplari noti di analogo soggetto, che differiscono tra loro per piccoli dettagli lasciati probabilmente all’estro creativo dei diversi decoratori, come ad esempio la resa del motivo floreale che borda il foulard e la definizione del piumaggio della gallina.
Il modellato plastico pieno e levigato, esaltato dalla vetrina lucidissima e brillante, e la composizione compatta e serrata che chiude le figure in un immaginario parallelepipedo rettangolo, contribuiscono a rendere solida e monumentale la piccola statuina in terraglia.
L’ideazione e la messa in produzione del modello è databile al 1936, come testimoniano l’alto numero identificativo e la presenza sul retro della firma dell’ideatrice, utilizzata dall’artista per marcare gli oggetti di sua invenzione a partire dal 1936, in concomitanza con l’imminente passaggio di proprietà della ditta dalla famiglia Scavini alla famiglia Garella. Ad ulteriore conferma di questa datazione, si ricorda l’esemplare marcato “Lenci 3-36-0”, comparso sul mercato in occasione di una vendita organizzata presso la Casa d’Aste Boetto (lotto n. 60, 11 aprile 2011).
Tale data risulta particolarmente significativa, se si tiene conto del soggetto rappresentato e degli eventi storici che si sono svolti in quel torno d’anni: sulla base di queste informazioni, la donna rappresenterebbe la moglie di un soldato dell’esercito italiano coinvolto nelle guerre di espansione coloniale, culminate con la conquista dell’Etiopia (5 maggio 1936), la proclamazione dell’Impero e l’istituzione dell’Africa Orientale Italiana, nome col quale vennero indicati possedimenti italiani nel Corno d’Africa. Si tratterebbe quindi di una moglie in attesa del ritorno del marito dal fronte di guerra, giustificando il senso di mestizia che pervade l’opera.
Stefania Cretella
Catalogo merceologico Le ceramiche Lenci, tipografia Vincenzo Bona, Torino, 1936 circa; Alfonso Panzetta, Le ceramiche Lenci 1928-1964. Catalogo generale dell’archivio storico della manifattura, Umberto Allemandi, Torino 1992, p. 221, n. 708; Luciano Proverbio, Lenci. Ceramiche da collezione, Tipostampa, Torino 2001, p. 272, n. 55; Daniele Sanguineti, Ceramiche Lenci 1928-1964. Catalogo dei gessi, con testi di Chiara A. Lanzi, Salvatore Liistro, Sagep, Genova, 2015, p. 180, n. 348 (gesso)
Elenco immagini:
Helen König Scavini, per la manifattura Lenci, La moglie del soldato, 1936, Modello 580, terraglia formata a colaggio e decorata a smalti policromi sottovetrina, 32 x 18,5 x 16 cm, collezione privata
Helen König Scavini, per la manifattura Lenci, La moglie del soldato, 1936, Modello 580, terraglia formata a colaggio e decorata a smalti policromi sottovetrina, 32 x 18,5 x 16 cm, collezione privata
Marchio della scultura La moglie del soldato di Helen König Scavini, per la manifattura Lenci
Foglio appartenente al catalogo merceologico Le ceramiche Lenci, tipografia Vincenzo Bona, Torino, 1936 circa