Wunderlich, per Rosenthal, Horus II

Dopo aver terminato gli studi in grafica al Landeskunstschule ad Amburgo (1947-1951), Wunderlich si dedicò all’insegnamento della grafica e delle tecniche di incisione e litografia presso vari istituti di Amburgo, affiancando ad esso un’importante attività nel campo della grafica, della pittura e, successivamente, della scultura. Considerato uno tra i principali esponenti del Realismo Magico di seconda generazione, Wunderlich trae spesso ispirazione dalla mitologia classica, ponendo al centro delle sue riflessioni la figura umana e creando atmosfere sospese tra un erotismo surreale e un simbolismo ascetico, ricorrendo a una visione analitica non scevra da connotazioni ironiche.
Per la manifattura Rosenthal, Wunderlich realizzò diversi progetti per oggetti d’uso e sculture d’arredo in edizione limitata, tra le quali si inserisce Horus II. Come indicato nel libretto di accompagnamento dell’opera, il multiplo in porcellana ideato per la manifattura tedesca risente dell’interesse dell’artista per l’arte egizia, ammirata per il suo rigore formale fuso con elementi magici e irreali. Il soggetto scelto per quest’opera è il dio Horus, creatura di fantasia tratta dall’immaginario religioso e mistico, ma facilmente riconoscibile nelle sue forme animali, interpretate mediante una rigidità compositiva che lo avvicina a forme artificiali legate al mondo contemporaneo della fantascienza e della realtà virtuale.
Stefania Cretella