Palazzo Fenaroli, ora sede del Segretariato Fraternità Opere di Papa Giovanni XXIII

L’edificio viene commissionato da Pietro e Francesco Fenaroli all’architetto Giovanni Donegani (Lechi 1977 p.219) alla fine del XVIII secolo, ed è oggi sede del Segretariato Fraternità Opere di Papa Giovanni XXIII. Il corpo centrale, sviluppato secondo una pianta ad U, affaccia su un ampio giardino, chiuso sul lato opposto da un ulteriore corpo di fabbrica eretto tra il Trecento e il Quattrocento, in seguito adibito a scuderia dalla famiglia Fenaroli. La facciata è scandita da una sequenza ritmica di finestre disposte su due livelli, divisi orizzontalmente da un marcapiano. Al centro si apre il portale d’ingresso, inquadrato da lesene scanalate. All’altezza del piano nobile si trova una balconata con tre grandi finestre, sormontate da panoplie d’armi a bassorilievo. Dall’ingresso si accede all’atrio che immette poi all’ampio giardino interno del palazzo, chiuso ai lati dalle ali nord e sud dell’edificio principale, e allo scalone d’onore, decorato dai simboli della Fama e della Nobiltà. Dallo scalone si accede al salone d’onore, decorato da Giuseppe Manfredini nel 1806; procedendo verso nord, si incontra la Sala delle rovine, decorata da Manfredini nel 1804 (Tanzi 1985 p.87) e restaurata da Livio Pasotti nel 1970.
Ad est si susseguono una serie di ambienti minori, mentre a nord è ubicato un vestibolo di passaggio caratterizzato da una ricca decorazione a trompe l’oeil a richiamare gli elementi dello scalone d’onore.
Maddalena Oldrizzi
Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Vol. 2: Il Quattrocento, Edizioni di Storia Bresciana, 1974, p. 214; Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Vol. 6: Il Settecento e il primo Ottocento nella città, Edizioni di Storia Bresciana, 1977, pp. 219-228; Marco Tanzi, Aspetti della pittura neoclassica in Lombardia tra Rivoluzione e Restaurazione: Giuseppe Manfredini (1789-1815), in Quadri senza nomi e nomi senza quadri, Ricerche di storia dell’arte, Carocci Ed., 1985, n.26, pp. 87-88; Il quartiere Carmine, a cura di Marina Braga e Roberta Simonetto, Brescia Città Museo, Brescia, 2004, pp. 67-68;
Maddalena Oldrizzi, Segretariato Centrale Opere Brasiliane di Papa Giovanni, già palazzo Fenaroli, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, pp. 295-296.