Palazzo Massimo, ora Collegio Universitario Aspiranti e Medici Missionari

L’edificio ha mantenuto ancor oggi l’originaria facciata seicentesca: si presenta con un portico a bugne sormontato da un doppio ordine di finestre. Oltrepassato il portale principale che conduce al cortile interno, la prima porta a sinistra immette allo scalone.
I lavori di ammodernamento dell’immobile, inclusa la decorazione degli interni, dovettero avvenire in occasione delle nozze tra il nobile Innocenzo Massimo ed Elena Raspi (avvenute nel 1786). Il programma iconografico, svolto riprendendo modelli compositivi cari ad analoghi esempi tardo settecenteschi (cfr. Tosato 2018, p. 310), rispecchia l’intento autocelebrativo del casato, con l’associazione dell’allegoria al tema mitologico che va a fondersi inscindibilmente con il sovrabbondante utilizzo dell’ornamento tipico della fine del secolo.
Emanuele Principi
D. Tosato, Palazzo Massimo, in “Affreschi nei palazzi di Padova. Il Sei e Settecento”, a cura di V. Mancini, A. Tomezzoli, D. Ton, Verona 2018, pp. 308-310.