Palazzo Obizzi

Palazzo Obizzi

Gli Obizzi disponevano di una residenza di famiglia cittadina nella contrada detta “di Parenzo”, in zona duomo già a metà Quattrocento, nella prima metà del Cinquecento fu abitata dal celebre condottiero Pio Enea e dai fratelli Giovanni Maria, Roberto e Gerolamo. Pur oggetto dei consueti adeguamenti, lo stabile non ha probabilmente ricevuto nel tempo modifiche strutturali significative, se nella condizione presentata all’estimo da Roberto quondam Pio Enea (m.1599) si parla sempre di «una casa grande in Padova in contrada di Parenzo con una stalla oltre la strada, tengo per mio uso et della mia famiglia» (Padova, Archivio di Stato, Estimo, 1615, 154, c. 740). Residenza del celebre collaterale della Serenissima Pio Enea e del figlio Roberto, morto nel 1647, pochi mesi dopo aver steso le ultime volontà con le quali istituiva una primogenitura e un fidecommesso. La disposizione delle stanze si ricostruisce sommariamente seguendo l’inventario dei beni mobili presenti, quadri e arredo compresi, risalente al 1674 (Padova, Archivio di Stato, Archivio Obizzi, 491, c. 8). Gli atti preparatori alla divisione informano che non molto tempo prima del 1682 il palazzo era stato oggetto di un importante intervento edilizio, senza tuttavia fornire certezze in merito all’area interessata, come pure sui tempi e sui promotori dell’operazione. Una porzione antica del complesso edilizio all’angolo con via degli Obizzi, di fronte al Teatro, venne demolita nel 1781 dal marchese Tommaso Obizzi.

Andrea Chiocca

 
Bibliografia:

G. Gennari, Notizie giornaliere di quanto avvenne specialmente in Padova dall’anno 1739 all’anno 1800, ed. 1982-1984, I, Padova 1982, pp. 197, 210; V. Mancini, Palazzo Obizzi, in Affreschi nei palazzi di Padova. Il Sei e Settecento, a cura di V. Mancini, A. Tomezzoli, D. Ton, Verona 2018, pp. 143-144.


 
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