Casa in via Carducci 8

Casa in via Carducci 8




Città:
Verona

Provenienza:
Casa in via Carducci 8

Autore:
Domenico Morone

Titolo:

La Trinità tra i santi Giovanni Battista e Alberto carmelitano

Tecnica e misure:
pittura murale staccata, 209x173 cm

Ubicazione:
Museo di Castelvecchio

Inventario:
inv. 4633-1B864

Restauri:

2004 restauro di Giuseppina Rossignoli

L’opera (fig.1) decorava la facciata di una casa in via Carducci, riconosciuta nell’edificio oggi al numero 8 grazie alla documentazione conservata presso l’Archivio di Stato di Verona (Peretti 2018, p. 265, cat. 204). Attribuita in un primo momento a Francesco Morone, oggi si propende per un’attribuzione a Domenico Morone. L’affresco fu riprodotto da Pietro Nanin (fig.2), nonostante le condizioni dell’opera fossero già all’epoca estremamente precarie (fig.3), con l’aggiunta di una cornice di sua ideazione (Lo Splendore di Verona..1983, p. 112; Schweikhart 1993, pp. 49-50, n.207). Nel 2004 l’opera fu restaurata da Giuseppina Rossignoli, che ha redatto una dettagliatissima relazione sull’intervento realizzato. L’opera presentava numerose cadute di pellicola pittorica (fig.4) e alcune fessurazioni sulla superficie. Anche le stuccature presenti sulle giunture dell’intonaco si presentano alterate e sollevate, con il distacco dell’intonachino sulla zona sinistra della croce. In diversi punti vi era un distacco dell’intonachino dal supporto, in modo particolarmente evidente su tutta l’area a sinistra della croce. Il telaio ligneo si presentava in discreto stato di conservazione e l’intonaco era ancorato al telaio grazie alla stesura di un impasto a base di calce e sabbia con una sottile lisciatura finale in gesso.
Le fasi di restauro della pittura murale hanno previsto il preconsolidamento della pellicola pittorica mediante impregnazione di acqua di calce, il consolidamento dell’intonaco della superficie dipinta, con un impasto inorganico tipo calce romana, in qualche caso con l’aggiunta di cocciopesto e metacrilato in soluzione acquosa. In seguito, la restauratrice ha eseguito la pulitura della policromia da ossidazioni e accumulo di sporco (fig.5) e la rimozione delle stuccature alterate e incongrue, infine la stuccatura delle lacune di superficie con intonaco di grassello di calce spenta, sabbia lavata di fiume e polvere di marmo e terre naturali in modo da ottenere un impasto neutro (figg.6-7). Si è poi proceduto al restauro pittorico tramite leggere velature ad acquerello nelle piccole cadute di colore, e con velature ‘neutre’ sottotono in quelle più ampie. I visi di Cristo, di Dio e di San Alberto Carmelitano, visto il buon stato di conservazione della pellicola pittorica originale sono stati integrati con la tecnica del tratteggio. La cornice è stata trattata con una pulitura, velatura e conseguente stesura finale di gomma lacca (fig.8).

Giulia Adami



Bibliografia:

E. Sandberg Vavalà, La pittura veronese del Trecento e del primo Quattrocento, Verona 1926, pp. 138- 352; G. Schweikhart, in Lo splendore della Verona affrescata nelle tavole di Pietro Nanin del 1864. Facsimile dell’unica raccolta colorata con itinerari immaginari narrati da Nino Cenni e uno studio sugli affreschi e i loro autori di Gunter Schweikhart, Verona 1983; G. Schweikhart, Decorazioni scomparse, in G. Schweikhart, M. Cova, G. Sona, Pittura murale esterna nel Veneto. Verona e provincia, Bassano 1993, pp. 46-68; G. Peretti, scheda in Museo di Castelvecchio. Catalogo generale dei dipinti e delle miniature delle collezioni civiche veronesi, I, Cinisello Balsamo 2018, pp. 264-265, n. 204.



Elenco immagini:

1. L’opera nelle attuali condizioni conservative.


 

2. Tavola di Pietro Nanin raffigurante la Trinità di Domenico Morone (G. Schweikhart, in Lo splendore della Verona affrescata nelle tavole di Pietro Nanin del 1864…,Verona 1983, p. 112).


 

3. L’opera dopo lo stacco e il riporto sul telaio ligneo.


 

4. L’opera prima del restauro di Giuseppina Rossignoli.


 

5. L’impacco di pulitura eseguito sull’opera da Giuseppina Rossignoli, durante il restauro del 2004.


 

6. L’opera dopo la pulitura e la stuccatura.


 

7. Dettaglio dell’opera con un tassello di reintegrazione pittorica.


 

8. L’opera dopo il restauro del 2004.