Chiesa di Sant’Antonio Abate

Città:
Mantova
Provenienza:
Mantova, Sant’Antonio Abate (fino al 1871) (?); Mantova, palazzo Accademico (dal 1888 al 1915-1923); Mantova, palazzo Ducale (dal 1915-1923).
Autore:
Ignoto
Titolo:
Madonna col Bambino
Tecnica e misure:pittura murale strappata e montata su telaio, 80,2x80,2 cm
Ubicazione:
Museo di Palazzo Ducale
Inventario:
inv. generale 11510
Restauri:
1871 (?) probabile data di stacco
1959 restauro di Ottemi Della Rotta (ASoMn, esercizio finanziario 1958/1959, pos. 3, Fondo straordinario per restauro opere mobili);
1972 restauro di Assirto Coffani (ASoMn, anno finanziario 1971, Spese per il restauro, pos. 3 rend., Cap. 2546);
1995-1997 restauro del laboratorio della Soprintendenza.
Il frammento raffigura una Madonna col Bambino teneramente affiancati e inseriti all’interno di un clipeo (fig.1). Nonostante alcuni interventi di restauro, condotti nel 1959, nel 1971 e negli anni Novanta del secolo scorso (doc. 2 e 3), la pittura si trova attualmente allo stato larvale, pertanto non è consentita una lettura più precisa e approfondita dell’immagine; tuttavia, come commenta L’Occaso, «l’opera deve in origine essere stata non priva di una certa eleganza: la veste della Madonna è realizzata con una base rosso scura sulla quale il blu è steso a secco» (L’Occaso 2011, p. 100 n. 23).
La provenienza del frammento è tuttora ignota; esso potrebbe però essere identificato con la «Madonna con iscrizione gotica – dalla demolita chiesa di Sant’Antonio», inserita da Intra nel 1895 nell’elenco delle opere del palazzo Accademico (doc. 1), nonostante, sul nostro affresco non sia possibile rintracciare alcuna iscrizione a confermare l’ipotesi. Stando a questa tesi, comunque, la pittura dovrebbe essere stata staccata entro il 1871, data di demolizione della chiesa di Sant’Antonio.
Sempre L’Occaso riporta che il dipinto potrebbe essere giunto come deposito comunale in palazzo Ducale; è Ozzola, prima nel 1949 e poi nel 1953, a inventariarlo all’interno della “Sala degli affreschi” in Palazzo Ducale come opera di artista mantovano del XV secolo (cfr. Ozzola 1949, n. 316; 1953, n. 316).
Elisa Perina
Documenti:
Doc.1
Mantova, 27 giugno 1895, Elenco dei quadri conservati nel Palazzo accademico, stilato da Giovan Battista Intra.
[…]
[120] 3 – Una Madonna con iscrizione gotica – dalla demolita chiesa di Sant’Antonio
[…]
Mantova, 27 giugno 1895
Per delegazione municipale
Gian Battista Intra
(ASCMn, Cauta Custodia, b. 18 bis).
Doc.2
Milano, 11 maggio 1959, Fattura inviata dal restauratore Ottemi Della Rotta al Soprintendente Giovanni Paccagnini
Fattura per i lavori di restauro eseguiti durante l’eserc. finanz. 1957/58 ai seguenti affreschi staccati del Palazzo Ducale di Mantova (Castello di S. Giorgio) compreso la sistemazione sui nuovi telai e documentazione fotografica:
1) Pastore laureato che suona uno zufolo – frammento di affresco staccato del sec. XV m. 0.60 x 0.50. Lavori eseguiti: pulitura e consolidamento del colore, strappo e riporto su tela, montaggio sul nuovo telaio, e restauro pittorico. Lire 60.000.
[…]
6) Madonna col Bambino – affresco staccato del sec. XV m. 0.80 x 0.80. Lavori eseguiti: id. c. s. Lire 70.000.
[…]
(ASoMn, esercizio finanziario 1958/1959, pos. 3, Fondo straordinario per restauro opere mobili).
Doc.3
Mantova, 14 maggio 1970. Perizia di spesa preventiva firmata dal Soprintendente Giovanni Paccagnini
Gli affreschi sopra elencati furono rimossi nella seconda metà del secolo scorso, o all’inizio di questo, da chiese ed edifici mantovani, demoliti o trasformati, e dall’interno del Palazzo Ducale. Si tratta di opere che hanno un notevole interesse per la storia della pittura murale a Mantova nei secoli XV e XVI, il cui stato di conservazione è però assai precario. Gli affreschi si presentano infatti con la superficie pittorica alterata da muffe e salnitro e in vaste zone anche sollevata dal suo supporto. È pertanto indispensabile eliminare dai predetti affreschi tutte le materie estranee che provocano il progressivo deterioramento e infine applicare i medesimi su supporti rigidi in metallo leggero, appositamente studiati per la conservazione degli affreschi staccati.
ASoMn, anno finanziario 1971, Spese per il restauro, pos. 3 rend., Cap. 2546
Bibliografia:
L. Ozzola, La Galleria di Mantova. Palazzo Ducale. Con 210 illustrazioni, Cremona, 1949, n. 316; L. Ozzòla, La Galleria di Mantova. Palazzo Ducale. Con 212 illustrazioni, Mantova 1953, n. 316; S. L’Occaso, Museo di Palazzo Ducale di Mantova. Catalogo Generale delle collezioni inventariate. Dipinti fino al XIX secolo, Mantova 2011, p. 100, cat. 23.