Palazzo Ducale di Mantova, locale sovrastante la sala di Manto

Palazzo Ducale di Mantova, locale sovrastante la sala di Manto




Città:
Mantova

Provenienza:
Palazzo Ducale di Mantova, locale sovrastante la sala di Manto

Autore:
Ambito di Lorenzo Leonbruno

Titolo:

1. Fregio ornamentale con decorazione fitomorfa, pittura murale staccata, 63,2×588,5 cm, inv. statale 2057A
2. Fregio ornamentale con decorazione fitomorfa, pittura murale staccata, 161,6×588,5 cm, inv. statale 2057B
3. Fregio ornamentale con decorazione fitomorfa, pittura murale staccata, 110,5×250,5 cm, inv. statale 95762
4. Fregio ornamentale con decorazione fitomorfa, pittura murale staccata, 111×222,5 cm, inv. statale 95763
5. Fregio ornamentale con decorazione fitomorfa, pittura murale staccata, 130×225,1 cm, inv. statale 95780

Ubicazione:
Museo di Palazzo Ducale

Restauri:

1971 stacco di Assirto Coffani
1967 restauro di Assirto Coffani (AsoMn, anno finanziario 1968, Spese per il restauro, pos.3 rend., Cap. 2546)
1971 restauro di Assirto Coffani (AsoMn, anno finanziario 1971, Spese per il restauro, pos.3 rend., Cap. 2546)

Il fregio (figg.1-4), rinvenuto in un ambiente sovrastante la Sala di Manto, venne strappato nel 1971 da Assirto Coffani. Fu il Soprintendente Giovanni Paccagnini a sollecitare l’intervento, per poter esporre la decorazione nel Museo di Palazzo Ducale: il locale in cui si trovava il fregio, in-fatti, era abbandonato e la superficie pittorica si presentava sollevata ed in procinto di cadere (doc.5).
Le pitture furono portate alla luce nel 1967, quando Assirto Coffani venne incaricato di recuperare la decorazione ad affresco presente in alcuni ambienti della Corte Nuova, ridotti ad uso di soffitte; lo stato di abbandono dei locali e l’umidità, causata dalle infiltrazioni dai tetti, avevano danneggia-to gravemente le superfici, provocando la perdita di oltre la metà degli affreschi originali (doc.1). I lavori iniziarono il 28 ottobre e si conclusero entro il 27 luglio del 1968 (doc.2; doc.3; doc.4). Il fregio venne liberato dagli intonaci sovrapposti e restaurato; dopo il consolidamento dell’intonaco, fu eseguita la pulitura e il fissaggio della superficie pittorica.
Nel 1971 gli affreschi vennero strappati. I frammenti portati alla luce, infatti, minacciavano di «staccarsi completamente» (doc.5, figg.5-7). L’incarico venne affidato ad Assirto Coffani, dietro un compenso di due milioni di lire. Il contratto, firmato il 25 maggio, prevedeva il riporto degli af-freschi su tela, la loro pulitura, la sistemazione su telai rigidi in metallo leggero e infine l’integra-zione pittorica delle lacune (doc.6). Le operazioni si conclusero il 27 dicembre, come testimonia la fattura inviata alla Soprintendenza (doc.7).
Il fregio si estendeva su una superficie di 26 mq. Venne diviso in quattro parti (figg.8-11). Nel 2000, il pannello più ampio è stato tagliato orizzontalmente in altre due porzioni (inv.2057A-B; L’Occa-so 2011, p.156, catt.105-108). Nella parte inferiore sono dipinti i lacunari e l’architrave; sopra, il fregio a girali, alternati a vasi e a imprese; conclude la decorazione una cornice grigia sormontata da una fascia rossa, con un motivo floreale molto semplice. Al centro del fregio è rappresentata un’impresa misteriosa, non ancora identificata: nella sinistra araldica è dipinto «un palo nero su campo azzurro», nella destra «un tronchetto d’oro posto in sbarra centrata» ed altri «due tronchetti uniti in modo da formare una U, o da rassomigliare ad una maniglia» (Bazzotti 1991, p.162). L’emblema, rappresentato anche nella sala delle Imprese di palazzo Te, sembra connesso a Federi-co II Gonzaga (Belluzzi 1998, p.355). Secondo Stefano L’Occaso, è possibile datare la decorazione all’inizio del terzo decennio del Cinquecento: il fregio, infatti, mostra affinità tecniche e stilistiche con quello proveniente dal sottotetto della sala dei Capitani (L’Occaso 2011, p.156, catt.105-108). Molto probabilmente, vennero eseguiti dalla stessa bottega per decorare l’ampio appartamento di Federico II Gonzaga, che si estendeva negli ambienti oggi occupati dalla sala di Manto, dei Capi-tani e dei Cavalli. Nel 1991 il fregio era conservato nell’appartamento dell’Estivale, nella Loggia dei Frutti (Bazzotti 1991, p.162); una fotografia in bianco e nero mostra alcune porzioni del fregio esposte alla parete (fig.12). Un altro pannello era esposto nella saletta delle ceramiche (inv.95762).

Lia Passarini



Documenti:

Doc.1
Mantova, 8 maggio 1967. Perizia di spesa firmata dal Soprintendente Giovanni Paccagnini

Il Soprintendente calcola la spesa complessiva per lo scoprimento e il restauro degli affreschi esistenti in alcuni locali sovrastanti la Corte Nuova. La somma stimata per l’intervento è di 5.500.000 lire, calcolando sia il costo dei materiali che quello della manodopera.
AsoMn, anno finanziario 1968, Spese per il restauro, pos.3 rend., Cap. 2546

Doc.2
Mantova, 28 ottobre 1967. Contratto firmato dal restauratore Assirto Coffani e il Soprintendente Giovanni Paccagnini

Assirto Coffani si impegna a restaurare le decorazioni ad affresco, dietro un compenso di 5.500.000 lire. La superficie complessiva è di 464,96 mq.
AsoMn, anno finanziario 1968, Spese per il restauro, pos.3 rend., Cap. 2546

Doc.3
Mantova, 27 luglio 1968. Fattura firmata da Assirto Coffani ed inviata alla Soprintendenza alle Gallerie di Mantova

Assirto Coffani invia alla Soprintendenza di Mantova la fattura relativa al restauro eseguito. Sono stati rimossi gli intonaci rustici, sovrapposti agli affreschi, e le scialbature a calce dalle superfici originali. Dopo il consolidamento delle zone con intonaco staccato dal muro, è stata eseguita la pulitura e il fissaggio della superficie pittorica. Infine, sono state intonacate le lacune.
AsoMn, anno finanziario 1968, Spese per il restauro, pos.3 rend., Cap. 2546

Doc.4
Mantova, 27 luglio 1968. Certificato di collaudo firmato dal Soprintendente Giovanni Paccagnini

Il Soprintendente esamina ed approva il lavoro eseguito da Assirto Coffani e dispone di procedere al pagamento pattuito.
AsoMn, anno finanziario 1968, Spese per il restauro, pos.3 rend., Cap. 2546

Doc.5
Mantova, 11 maggio 1970. Perizia di spesa firmata dal Soprintendente Giovanni Paccagnini

Il Soprintendente calcola la spesa complessiva per la rimozione e il restauro del fregio ad affresco rinvenuto in un ambiente sovrastante la sala di Manto di palazzo Ducale. La somma stimata è di 2.000.000 di lire, calcolando sia la spesa necessaria per i materiali, che la manodopera e l’acquisto di appositi telai. Gli affreschi, attribuiti alla Scuola di Giulio Romano, verranno esposti nel museo di palazzo Ducale.
AsoMn, anno finanziario 1971, Spese per il restauro, pos.3 rend., Cap. 2546

Doc.6
Mantova, 25 maggio 1971. Contratto firmato tra il restauratore Assirto Coffani e il Soprintendente Giovanni Paccagnini

Assirto Coffani si impegna ad eseguire la rimozione e il restauro del fregio ad affresco «con mascheroni e motivi ornamentali». La superficie è pari a 26 mq. I lavori dovranno essere ultimati entro due anni.
AsoMn, anno finanziario 1971, Spese per il restauro, pos.3 rend., Cap. 2546

Doc.7
Mantova, 27 dicembre 1971. Fattura firmata da Assirto Coffani ed inviata alla Soprintendenza alle Gallerie di Mantova

Assirto Coffani invia alla Soprintendenza di Mantova la fattura relativa alla rimozione e al restauro eseguito. I frammenti del fregio sono stati riportati su tela e sistemati su apposti telai; dopo la pulitura è stata eseguita l’integrazione pittorica delle lacune.
AsoMn, anno finanziario 1971, Spese per il restauro, pos.3 rend., Cap. 2546



Bibliografia:

U. Bazzotti, Imprese gonzaghesche a Palazzo Te, in Giulio Romano, 1991, p.162,168; A. Belluzzi, Palazzo Te a Mantova, Modena 1998, p.355; S. L’Occaso, Museo di Palazzo Ducale di Mantova. Catalogo Generale delle collezioni inventariate. Dipinti fino al XIX secolo, Mantova 2011, p.156, catt.105-108.



Elenco immagini:

1. Fregio ornamentale (inv. 2057A-B), fotografia delle odierne condizioni conservative.


 

2. Fregio ornamentale (inv.95763), fotografia delle odierne condizioni conservative.


 

3. Fregio ornamentale (inv.9562), fotografia delle odierne condizioni conservative.


 

4. Fregio ornamentale (inv.95780), fotografia delle odierne condizioni conservative.


 

5. Il fregio nella soffitta sovrastante la sala di Manto, prima dello strappo eseguito da Assirto Coffani nel 1971.


 

6. Particolare del fregio prima dello strappo.


 

7. Particolare del fregio prima dello strappo.


 

8. Affresco strappato e riportato su tela (inv. 2057A,B).


 

9. Affresco strappato e riportato su tela (inv.95763).


 

10. Affresco strappato e riportato su tela (inv.9562).


 

11. Affresco strappato e riportato su tela (inv.95780).


 

12. Fregio allestito nell’appartamento dell’Estivale, nella Loggia dei Frutti (1996).