Sala 7 Sala dei paesaggi – Palazzo Martinengo Cesaresco
La Sala dei paesaggi (Sala 7) si deve a Giuseppe Manfredini (Manzoni s.d., p. 7; Lechi 1974, p. 89; Tanzi 1985, p. 83; Il Palazzo Martinengo… 2003, p. 118). Lo zoccolo delle pareti è dipinto con riquadri contenenti aperture circolari a trompe l’oeil divise da foglie d’acanto; lo zoccolo è separato dalla parte superiore della parete tramite una cornice con motivo a corda. Le pareti sono scandite da una serie di lesene ornate da candelabre a monocromo su fondo blu. La parete confinante con la sala 6 e quella antistante le finestre hanno al centro un riquadro raffigurante capricci architettonici con rovine ed edifici classici, di gusto piranesiano, mentre la parete confinante con la sala 8 conserva un camino in marmo. La specchiatura sopra il camino, attualmente coperta da una tela bianca, è delimitata da una cornice in stucco dipinto: le modanature verticali sono decorate con foglie e nastri intrecciati intorno a tondi con ritratti di profilo (uno di questi ritratti è accompagnato da un’iscrizione: “Re di Danimarca”). La modanatura si raccorda alla trabeazione con una mensola a ricciolo su cui si appoggia una foglia d’acanto, mentre la trabeazione ha quattro tondi con ritratti di profilo separati da festoni di fiori e nastri. La fascia superiore della parete è ornata da un fregio continuo con girali d’acanto, putti e teste su cartiglio su fondo rosso mattone, separato dalla volta da un’ulteriore modanatura a monocromo con motivo a kyma di foglie. Nelle sei soprapporte sono rappresentati paesaggi. La fascia esterna della volta è suddivisa in riquadri separati da lesene analoghe a quelle delle pareti. I riquadri angolari, dipinti in rosso mattone, ospitano teste dalla cui bocca pende un encarpo. Dalla testa si apre un velo plissettato con fasce colorate e ghirlande verdi che sottolineano la forma triangolare del riquadro. I riquadri principali sono dipinti con girali d’acanto, encarpi e uccelli su fondo bianco, distribuiti intorno a un medaglione triangolare con i lati curvilinei, all’interno del quale sono raffigurati paesaggi. Al centro della volta, entro una cornice rettangolare, si inserisce una cupola a trompe l’oeil profilata da una ghirlanda di foglie e piccoli fiori bianchi e azzurri, decorata con un rosone di foglie d’acanto e composizioni a girali d’acanto in finto stucco, separate da frasche verdi. Lo spazio tra la finta cupola e la cornice rettangolare è dipinto con decori vegetali e cartigli su fondo rosso mattone. Gli spazi tra le lesene, le specchiature e le soprapporte sono occupate da una ghirlanda continua e lineare di foglie.
Stefania Cretella
Gian Enrico Manzoni, Palazzo Martinengo Cesaresco dell’Aquilone, senza editore, s.d., p. 7; Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Vol. 3: Il Cinquecento nella città, Edizioni di Storia Bresciana, 1974, pp. 89, 91; Itinerario di Brescia neoclassica, 1797-1859, catalogo della mostra “Il mito del decoro privato, architettura neoclassica a Brescia, 1797-1859”, a cura di Francesco Amendolagine, Centro Di, Firenze 1979, p. 173; Marco Tanzi, Aspetti della pittura neoclassica in Lombardia tra Rivoluzione e Restaurazione: Giuseppe Manfredini (1789-1815), in “Ricerche di storia dell’arte”, n. 26, 1985, pp. 83-84; Il Palazzo Martinengo Cesaresco dell’Aquilone, Editrice La Scuola, Brescia 2003, p. 118;
Stefania Cretella, Università Cattolica del Sacro Cuore, Istituto Arici, già palazzo Martinengo Cesaresco, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, p. 307.
Palazzo Martinengo Cesaresco, ora sede dell’Università cattolica e del Collegio Arici – Brescia
Brescia
Elenco immagini:
Giuseppe Manfredini, Soprapporta, 1797-1799
Giuseppe Manfredini, Decorazione della parete orientale, 1797-1799
Giuseppe Manfredini, Capriccio architettonico con edifici classici, 1797-1799
Giuseppe Manfredini, Soprapporta, 1797-1799
Decorazione della parete settentrionale, 1797-1799
Giuseppe Manfredini, Decorazione della volta, 1797-1799
Giuseppe Manfredini, Decorazione della volta, 1797-1799
Giuseppe Manfredini, Decorazione della volta, 1797-1799