Sala del camino

Sala del camino – Sala del camino

 

La stanza prende il nome dal monumentale camino, la cui cappa è rivestita da una ricca decorazione in stucco realizzata dallo stesso plasticatore responsabile degli ornamenti plastici distribuiti in altre stanze, in via ipotetica identificato con Pietro Roncaioli (De Grassi 1999, pp. 60-61), operante nel palazzo attorno alla metà degli anni Ottanta. Analoga datazione è riconducibile agli affreschi presenti nella sala, che Vincenzo Mancini ipotizza siano reliquia di una decorazione a fresco estesa in altre parti della sala (2018, p. 174).

Lungo le pareti, sotto la cornice, corre una fascia decorativa che simula un cornicione in pietra, definito da una modanatura sostenuta da modiglioni. Tra un modiglione e l’altro si susseguono spazi rientranti che accolgono finti stemmi con immagini di animali, entro elaborate cornici in stucco, alternati a vasi di fiori. La responsabilità dell’invenzione di questi effetti illusionistici è da assegnare ad un quadraturista specializzato (cfr. Ibidem). La combinazione degli elementi, come il cornicione aggettante sostenuto da mensoloni segmentanti la superficie o la sequenza di cartouches in finto stucco, connettono l’opera ai modelli tipici della prima metà del secolo, ma i grandi vasi di fiori tradiscono un aggiornamento sui modi più moderni dei quadraturisti di scuola emiliana.

Mancini avanza l’ipotesi che l’anonimo frescante sia un pittore locale, forse da identificare con Venturino Belante, già al servizio dei de Lazara e dei Selvatico, certamente in relazione con Manfredo Conti perché conduttore, nel 1670, di una casetta di sua proprietà in zona San Pietro (Padova, Archivio di Stato, Estimo, 1668, 619, c. IOV).

Emanuele Principi

 
Datazione: da: 1680 a: 1690
 
Bibliografia

M. De Grassi, Filippo Parodi, Pietro Roncaioli e lo stucco tardo barocco a Venezia, in “Arte Veneta”, 54, 1999, pp. 54-79; V. Mancini, Palazzo Conti a “San Giovanni della Morte”, in Affreschi nei palazzi di Padova. Il Sei e Settecento”, a cura di V. Mancini, A. Tomezzoli, D. Ton, Verona 2018, pp. 172-174.

 
Informazioni sul palazzo
Palazzo Conti, poi Vianelli, poi Soster, poi Prosdocimi-Muraro, poi Accademia Comini, ora Garbo
Padova

Elenco immagini:

Pittore dell’ultimo quarto del XVII secolo, Fregio, particolare, 1680-1690 ca.