Sala di Venere

Sala di Venere – Sala di Venere

 

Gli affreschi della Sala di Venere, ubicata al pianterreno del palazzo, sono attribuiti ad Andrea Urbani, che li ha realizzati attorno al nono decennio del XVIII secolo. Lo stato di conservazione è pessimo, con estese e grossolane ridipinture e un trasporto su tela del soffitto che ha comportato la suddivisione dell’opera in più parti e diffuse gore (Tomezzoli 2018, p. 292).

Le pareti della sala sono decorate da simulate specchiature marmoree, mentre cartouches e tralci monocromi arricchiscono le sovrapporte, dipinti entro finti coronamenti arcuati.

Al centro del soffitto, assisa su un podio di nuvole, una Venere seminuda si presenta cinta da una coroncina di perle, avvolta da un drappo svolazzante alle sue spalle: le due colombe in alto, trattenute da un amorino, fugano ogni dubbio sull’identificazione della dea. Un Cupido bendato la affianca sulla destra: ha affidato arco e faretra ad un compagno, pronto a porgergli una freccia con cui far scoccare nuovi sentimenti d’amore.

Una cornice ottagonale dall’andamento curvilineo avvolge la scena: ai lati si trovano motivi a monocromo con festoncini o figure femminili fantastiche a metà tra sirene e chimere. La soluzione angolare presenta finti balconi in prospettiva aperti sul cielo.

Emanuele Principi

 
Datazione: da: 1780 a: 1790
 
Bibliografia

G. Pavanello, Gli affreschi di palazzo Maldura a Padova, in “Arte Veneta”, XXIX, 1975, pp. 262-268; A. Tomezzoli, Palazzo Maldura, in “Affreschi nei palazzi di Padova. Il Sei e Settecento”, a cura di V. Mancini, A. Tomezzoli, D. Ton, Verona 2018, pp. 279-299.

 
Informazioni sul palazzo
Palazzo Maldura
Padova

Elenco immagini:

Andrea Urbani, Trionfo di Venere, nono decennio del XVIII secolo


 

Andrea Urbani, Trionfo di Venere (particolare), nono decennio del XVIII secolo