Salone

Il salone delle feste presenta una struttura ariosa e un soffitto ligneo dipinto di gusto ottocentesco, che originariamente presentava il colore naturale del rovere a vista, caratterizzato da quattro travi che scandiscono la superficie in altrettanti scomparti; le pareti sono suddivise in specchiature dipinte a finto marmo con cornici interne che simulano una decorazione dentellata e sono caratterizzate dalla presenza di ricche panoplie d’armi e vessilli. Quella situata in corrispondenza della caminiera mostra i simboli napoleonici ripresi anche al culmine delle porte d’accesso della sala, tutte sovrastate da aquile dorate, probabilmente aggiunte al salone in occasione delle visite di Napoleone alla moglie Giuseppina.

Giulia Adami

Alcova

La sala dell’alcova, situata nell’ala occidentale dell’edificio, presenta un elaborato soffitto diviso in quattro lacunari da una struttura lignea con cartouche, volute, riccioli ed elementi fitomorfi dorati; ognuno di essi è decorato a sua volta con una complessa quadratura architettonica dipinta, ricca di elementi decorativi che riprendono quelli della cornice lignea circostante e un oculo polilobato centrale con le personificazioni della Fede e della Chiesa.

Giulia Adami

Scalone

Lo scalone è composto da una singola e ampia rampa di scale che sale ai piani superiori, seguendo una struttura quadrata.
Per accentuare l’aspetto scenografico del monumentale scalone, al piano nobile, il pianerottolo si presenta caratterizzato da due pareti cieche e, di fronte, da arcate a tutto sesto che creano un gioco di pieni e vuoti di grande impatto; al livello superiore, una raffinata balaustra in ferro battuto si intercala ai fronti interni finestrati, sormontati da un’ampia volta a padiglione. Sulle pareti del piano nobile sono attualmente affisse le due grandi tele di tematica biblica attribuite ad Andrea Celesti, raffiguranti la Regina di Saba e Salomone e I fanciulli nella fornace (Terraroli 1985, p. 158), provenienti da villa Bettoni Cazzago di Bogliaco del Garda (Passamani 1981, p. 34) e databili all’anno 1700; l’accentuato luminismo che le contraddistingue permette infatti un preciso inquadramento cronologico nella produzione dell’artista (Pallucchini 1981, p. 270).

Giulia Adami

Sala 7 Fecondità e Affabilità

La sala ha evidentemente subito delle trasformazioni strutturali. Il soffitto ospita due tele distinte, orientate in modo differente a causa dell’abbattimento della parete che separava l’alcova dal gabinetto laterale. Nelle tele sono raffigurate l’allegoria della fecondità e dell’affabilità, entrambe sedute su una nuvola.

Nadia Giori

Salone

Un arco con intradosso adornato con specchi di diverse forme e decorazioni oro, immette nella sala più riccamente decorata del palazzo. Questo salone fu probabilmente realizzato in occasione delle nozze fra Cesare Cigola e Lavinia Martinengo da Barco, celebrate nel 1734 (Lechi, 1974, p. 65). L’ambiente, caratterizzato dalla ricchezza di specchi e di elementi dorati, ha perso oggi l’originale tappezzeria per lasciare spazio all’intonaco bianco delle pareti, ma mantiene la ricca decorazione nella cornice delle porte.  I sopraporta, realizzati con elaborate cornici in stucco dorato, contengono delle tele. Sul soffitto un finta balaustra decorata con fiori e girali sfonda lo spazio prospettico della sala. Da questa balaustra si affacciano da una lato una domestica di origini africane intenta a parlare e ad indicare verso il basso con la mano destra, mentre dall’altro una donna con cappello piumato regge un cagnolino. Da dietro la balconata un finto colonnato regge una volta articolata in molti riquadri: agli angoli amorini dipinti con uno scorcio aereo molto marcato e al centro dei lati corti due medaglioni sui toni del giallo raffiguranti Ercole e Nettuno. Nel medaglione centrale, piuttosto danneggiato probabilmente a causa di infiltrazioni di acqua, si vedono Marte e Venere.

Nadia Giori

Sala 6 Quadratura

La sala, di gusto neoclassico, presenta una decorazione sobria con cornici floreali e panoplie con attributi legati alle arti. La decorazione del soffitto, più articolata rispetto a quella delle pareti, è composta da un ottagono centrale con una decorazione vegetale e tutt’intorno riquadri contenenti alternativamente vasi di fiori e attributi delle arti, mentre nelle sezioni angolari sono dipinte rovine di edifici antichi entro sezioni circolari di colore celeste.

Nadia Giori

Sala 5 Quadratura

La sala, di dimensioni ridotte, è caratterizzata da una fine decorazione molto vicina allo stile Adam, con racemi vegetali sui toni del rosso e del verde e raffigurazioni di edifici rurali nei sopraporta e nell’oculo centrale.

Nadia Giori

Sala 4 Paesaggi

Sala con soffitto ligneo cinquecentesco ridipinto alla fine del XIX secolo e con pareti completamente decorate in stile neoclassico con specchiature marmoree intervallate da finte lesene con capitelli corinzi dorati. Nella sala sono presenti tre dipinti su tela e dei sopraporta con paesaggi raffiguranti luoghi di villeggiatura della famiglia (Lechi, 1974, p. 65).

Nadia Giori

Sala 3 Trionfo della Nobiltà e della Ricchezza

La terza sala presenta, su uno sfondo blu, un medaglione risalente probabilmente agli ultimi anni del Settecento, potrebbe essere attribuito a Carlo Frigerio, allievo di Sante Cattaneo. L’affresco rappresenta il Trionfo della Nobiltà e della Ricchezza, inserito in una cornice polilobata circondata da festoni floreali, mentre negli angoli sono presenti gli stemmi della famiglia Cigola, Martinengo, Albrizzi e Molin, sormontati da composizioni di armi e racemi vegetali. La presenza di tali stemmi è dovuta ad alcuni matrimoni fra i Cigola e i membri delle altre famiglie (Lechi, 1974, p. 68), l’ultimo dei quali è avvenuto plausibilmente nell’ultimo decennio del Settecento, fornendo un termine post quem per la realizzazione della decorazione. Le pareti sono scandite da riquadri decorati con fiori, racemi, vasi e festoni, mentre al di sopra di porte e finestre sono presenti dei quadrati raffiguranti putti accompagnati da attributi che riprendono con i loro attributi il tema della nobiltà e della ricchezza raffigurato nell’affresco centrale.

Nadia Giori

Sala 2 Giove e Giunone

Il soffitto piano, realizzato entro una fascia perimetrale di stampo tardo settecentesco con motivi vegetali colorati entro riquadri geometrici, copre probabilmente una preesistente volta affrescata. Al centro un riquadro rettangolare con cornice dorata entro cui sono raffigurati Giove e Giunone seduti sopra una nuvola davanti al Sole. La resa massiccia dei corpi, quasi michelangiolesca, si avvicina allo stile di Manfredini rendendo il dipinto databile fra la fine del Settecento e i primissimi anni dell’Ottocento. La sala è caratterizzata da una decorazione a fregio in chiaroscuro raffigurante gli episodi della guerra di Troia.

Nadia Giori