Sala 4 Quadratura – Sala 4 Quadratura

La volta della stanza che chiude la galleria richiama lo stesso artificio prospettico utilizzato per tutti gli ambienti del palazzo, e per quanto riguarda la quadratura è da considerarsi tardo seicentesca. La struttura architettonica dipinta presenta aperture con parapetto al livello più basso, chiuse ai lati da colonne binate in finto marmo con capitello corinzio sostenute da mensoloni e basamenti. L’oculo centrale a fondo azzurro, racchiuso in un finto soffitto cassettonato, ospita una mano che sorregge una bilancia a piatti, sui quali è dipinta l’aquila Martinengo e su cui poggiano armi e libri, con l’aggiunta dell’iscrizione “SINE LEGE NUMQUAM” in cima, che rimanda alla giustizia. Come per la sala contigua, gli elementi che richiamano questo tema sembrano inseriti in un momento posteriore rispetto all’esecuzione della quadratura, verosimilmente in occasione del cambio di destinazione d’uso dell’edificio, che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento divenne sede di organi giudiziari.
Sara Parisio
Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Vol. 5: Il Seicento, Edizioni di Storia Bresciana, 1976, p. 132;
Sara Parisio, Ordine degli Architetti, già Corte d’Appello, già palazzo Spada, già Martinengo delle (o dalle) Palle, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, p. 82.

Brescia
Elenco immagini:
Decorazione della volta con quadratura architettonica, fine del XVII secolo con aggiunte più tarde