Salone – Salone

Ciascuna delle due pareti lunghe del salone presenta al centro una grande scena a monocromo rosa su fondo verde, raffigurante il Ratto di Proserpina su un lato e il Ratto di Europa sull’altro, delimitata da fasce decorative a grottesca che inquadrano le porte d’accesso, sormontate da finti bassorilievi monocromi con scene votive all’antica. Le specchiere presenti sulle altre pareti, inquadrate a loro volta dalle grottesche, moltiplicano l’effetto dell’ornato. La decorazione è delimitata in alto da un fregio continuo a motivo floreale, con margherite gialle racchiuse entro tondi. Gli stessi motivi ornamentali si moltiplicano in maniera organica nello spazio del soffitto, alternandosi a finti bassorilievi monocromi con scene di sacrificio, piccoli riquadri con grottesche e stucchi con festoni su fondo verde andando ad inquadrare al centro un riquadro con la Virtù incorona la Gloria dei Principi, delimitato sui quattro lati da fasce in cui si ripete ancora il motivo floreale a margherite, e agli angoli da tondi con mascheroni su fondo verde.
L’artefice, sia dell’apparato figurativo che dell’ornato, è Giuseppe Bernardino Bison che ha lasciato la sua firma sulla grottesca a lato della porta d’ingresso.
Andrea Chiocca
A. Morassi, Il pittore G.B. Bison e il suo soggiorno a Trieste, in «Archeografo triestino», se. III, XVI, 1930-1931, p. 220; C. Pieperata, L’attività del pittore Giuseppe Bernardino Bison a Padova, in «Padova», X, 7, 1937, pp. 21-31; C. Piperata, Giuseppe Bernardino Bison (1762-1844), Padova 1940, pp. 3, 22-24, 58-59, 68; F. Zava Boccazzi, Gli affreschi del Bison, in «Arte Veneta», XXII, 1968, pp. 143-150; G. Pavanello, La decorazione neoclassica a Padova, in «Antologia di Belle Arti», IV, 13-14, 1980, pp. 57-58, 66, nota 20; M. da Re, Bison (Bisson), Giuseppe Bernardino, in La pittura in Italia. Il Settecento, a cura di G. Briganti, II, riedizione accresciuta e aggiornata, Milano 1990, p. 627; F. Magani, G.B. Bison, Soncino 1993, pp. 17-20, 44-47; R. Pallucchini, La pittura nel Veneto. Il Settecento, a cura di M. Lucco, A. Mariuz, G. Pavanello, F. Zava, II, Milano 1995, pp. 588-591; G. Pavanello, Bison decoratore, in Giuseppe Bernardino Bison pittore e disegnatore, catalogo della mostra a cura di G. Bergamini, F. Magani, G. Pavanello (Udine, chiesa di San Francesco), Milano 1997, pp- 69-71, 83, nota 11; R. De Feo, Bevilacqua Giovanni Carlo, in La pittura nel Veneto. L’Ottocento, a cura di G. Pavanello, II, Milano 2003, p. 650; G. Pavanello, A. Craievich,D. D’Anza, Giuseppe Bernardino Bison, Trieste 2012, p. 199, cat. 14; G. Pavanello, L’attività di frescante, in G. Pavanello, A. Craievich,D. D’Anza, Giuseppe Bernardino Bison, Trieste 2012, pp. 58-68; D. Tosato, Palazzo Maffetti, Manzoni, in Affreschi nei palazzi di Padova. Il Sei e Settecento, a cura di V. Mancini, A. Tomezzoli, D. Ton, Verona 2018, pp. 374-379.
Palazzo Maffetti, ora Manzoni
Padova
Elenco immagini:
Giuseppe Bernardino Bison, Ratto di Proserpina.
Giuseppe Bernardino Bison, Ratto di Europa.
Giuseppe Bernardino Bison, Sovrapporta e fasce decorative a grottesche.
Giuseppe Bernardino Bison, La Virtù incorona la Gloria dei Principi.
Giuseppe Bernardino Bison, Scena di sacrificio all’antica.