Scalone – Scalone

Le pareti lunghe che fiancheggiano lo scalone a doppia rampa sono ripartite in tre scomparti verticali da lesene in marmo grigio variegato. La decorazione pittorica è articolata in una finta terrazza, ripresa dal basso, alla quale si affacciano coppie di personaggi variamente atteggiati, su fondali architettonici oltre i quali si intravedono scorci di paesaggio. Le scene sono intervallate da una nicchia illusionistica con la statua a monocromo di Apollo da una parte e quella di Diana dall’altra. Sul soffitto è raffigurata Aurora che sparge fiori.
Gli affreschi sono stati ricondotti alla tarda attività del pittore vicentino Giovanni Scajario da Pavanello.
Andrea Chiocca
G. Pavanello, Giovanni Scajario pittore tiepolesco, in «Arte Veneta», XXXII, 1978, pp. 423-424, 428; F. Rigon, Pittori vicentini minori del ‘700, Vicenza 1981, pp. 110, 116; G. Pallucchini, La pittura nel Veneto. Il Settecento, a cura di M. Lucco, A. Mariuz, G. Pavanello, F. Zava, II, Milano 1995, pp. 588-591; D. Tosato, Palazzo Maffetti, Manzoni, in Affreschi nei palazzi di Padova. Il Sei e Settecento, a cura di V. Mancini, A. Tomezzoli, D. Ton, Verona 2018, pp. 373-374.
Palazzo Maffetti, ora Manzoni
Padova
Elenco immagini:
Giovanni Scajario, Coppia di figure in giardino.
Giovanni Scajario, Coppia di figure in giardino.
Giovanni Scajario, Coppia di figure in giardino.
Giovanni Scajario, Aurora che sparge fiori.