Salone dei ricevimenti – Salone dei ricevimenti

L’ambiente è costituito da un vano quadrangolare sormontato da una volta ed è interamente affrescato alternando quadratura e scene figurative.
Nella parte inferiore del salone, le porte sono rese monumentali con delle quadrature affrescate che fingono stipiti e sovrapporte lapidee. Negli spazi tra le porte, delimitati da finte lesene, personaggi in vesti contemporanee si affacciano dalle balaustre con alle loro spalle eleganti palazzi classicheggianti. Generalmente queste scene prendono il titolo di: Danza, Fidanzamento, Matrimonio, Senilità e sono riferibili al pennello di Costantino Cedini.
Nelle sovrapporte sono incastonati cammei dipinti con busti maschili e femminili di personaggi antichi difficilmente identificabili, probabilmente frutto di fantasia. Sopra le sovrapporte sono dipinte coppie di putti che giocano con vasi di fiori, attribuibili a Cedini. Una finta trabeazione aggettante divide pareti e volta, ospitando armi, satiri e vasi con fiori. Nei pennacchi angolari della volta si vedono quattro clipei ovali raffiguranti le Stagioni, sempre di Costantino Cedini.
Il foro centrale della volta mostra una scena mitologica ambientata nell’Olimpo, dove sono presenti diverse divinità assise tra le nubi, ancora del Cedini. In alto svetta la figura dell’Apollo Febo, seduto sul cocchio trainato da quattro cavalli bianchi e il sole caricato dietro. Scendendo si scorge Vulcano insieme ad un aiutante nella sua fucina. Accanto al Dio forgiatore, a seguire, figurano Mercurio con il caduceo, Cerere coronata di spighe e Diana con la falce di luna sulla fronte e un levriero bianco. Vulcano guida con il gesto del braccio la vista dello spettatore più in basso dove Venere e Marte impegnati in effusioni vengono coperti da una rete ad opera di due piccoli cupidi. Ci troviamo di fronte all’episodio narrato nel libro VIII dell’Odissea (vv. 266-366): Vulcano stanco di subire tradimenti, sorprendendo Venere amoreggiare ancora una volta con Marte, cattura gli amanti con una rete metallica da lui creata, così leggera e sottile da poter essere confusa con una ragnatela.
Andrea Chiocca
N. Ivanoff, Francesco Zugno ritrattista, in «Emporium», LX, 1954, pp. 268-271; G.M. Pilo, Francesco Zugno (1709-1787), Venezia 1958, pp. 13-14, 40, cat. 48, a, b, c; M. Checchi, L. Gaudenzio, L. Grossato, Padova. Guida ai monumenti e alle opere d’arte, Venezia 1961, p. 154; A. Cremonese, A Padova. Il Palazzo Emo Capodilista, in «Bolaffiarte», giugno 1972, p. 24; G. Pavanello, Costantino Cedini (1741-1811), in «Bollettino del Museo Civico di Padova», LXI, 1-2, pp224-226; R. Pallucchini, La pittura nel Veneto. Il Settecento, a cura di M. Lucco, A. Mariuz, G. Pavanello, F. Zava, II, Milano 1995, p. 280, figg. 424, 425 e 426; G. Zuccoli Arrigoni, Il Palazzo Emo Capodilista in Padova, in «Le dimore storiche», XV, I, 1999, p. 7; D. Ton, Padova, in La pittura nel Veneto. Il Settecento di Terraferma, a cura di G. Pavanello, Milano 2011, p. 42; S. Cretella, Il Ridotto: da sala accademica a foyer del Teatro Grande, in S. Cretella, Il Ridotto del Teatro Grande di Brescia, contributi di V. Terraroli e M. Fasser, Brescia 2016, p. 98; S. Grinzato, Palazzo Emo Capodilista, in Affreschi nei palazzi di Padova. Il Sei e Settecento, a cura di V. Mancini, A. Tomezzoli, D. Ton, Verona 2018, pp. 227-231.

Padova
Elenco immagini:
Costantino Cedini, Venere e Marte nella rete di Vulcano, particolare
Costantino Cedini e quadraturisti (Gerolamo Mauri e Antonio Mauri) (?), Nascina del figlio
Costantino Cedini e quadraturisti (Gerolamo Mauri e Antonio Mauri) (?), Senilità, particolare
Costantino Cedini e quadraturisti (Gerolamo Mauri e Antonio Mauri) (?), Matrimonio
Costantino Cedini e quadraturisti (Gerolamo Mauri e Antonio Mauri) (?), Danza
Costantino Cedini e quadraturisti (Gerolamo Mauri e Antonio Mauri) (?), Motivi architettonici con putti.