Sala da ballo (ora solaio) – Palazzo Suardi
L’affresco che ricopre il soffitto dell’ampio solaio raggiungibile attraverso una scala di servizio è ciò che rimane della decorazione che in origine sovrastava il grande salone da ballo, un tempo collegato direttamente alla galleria. Nel 1905, la famiglia Bruni decise di ottimizzare lo spazio settecentesco, probabilmente troppo vasto per le esigenze dl tempo, abbassando il soffitto e creando sei spazi più piccoli, salvaguardando solo in parte il lavoro eseguito daGiacomo Antonio Boni in un momento compreso tra il 1727 e il 1730.
La decorazione, che versa purtroppo in un precario stato di conservazione, occupa l’intera superficie della volta. Al suo centro è rappresentato, entro un cielo carico di nuvole, l’episodio mitologico di Aurora che rapisce Cefalo, ove, oltre ai due amanti, sono raffigurati anche Titone bendato da Cupido (probabilmente ispirati al dipinto su tela che il maestro di Boni, Marcantonio Francheschini, eseguì tra il 1706 e il 1708 sul medesimo tema), diversi putti, alcuni dei quali impegnati a raccogliere la rugiada mattutina versata da due figure femminili e, infine, Eosforo che segnala l’inizio dell’alba.
A fare da diaframma tra lo spazio reale e il cielo ingombro di figure vi è un’elaborata quadratura architettonica di gusto tardo barocco, eseguita probabilmente da Giuseppe Orsoni. All’interno di questa finta architettura, immaginata come un’imponente balaustra sormontata da un grande oculo, trovano posto entro delle nicchie le raffigurazioni delle Quattro stagioni, rappresentate allegoricamente da Flora (primavera), Cerere (estate), Bacco (autunno) ed Eolo (inverno).
Edoardo Lo Cicero
Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Vol. 6: Il Settecento e il primo Ottocento nella città, Edizioni di Storia Bresciana, 1977, p. 32;
Fiorella Frisoni, La decorazione murale e i dipinti settecenteschi della chiesa di Santa Maria della Carità,in “La chiesa di Santa Maria della Carità in Brescia”, UBI Banco di Brescia, Marco Serra Tarantola, Brescia 2013, p. 51;
Edoardo Lo Cicero, Palazzo Bruni Conter, già Suardi, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, p. 132.
Palazzo Suardi, ora Bruni Conter
Brescia
Elenco immagini:
Giacomo Antonio Boni, Giuseppe Orsoni (?), Decorazione del soffitto, 1727-1730
Giacomo Antonio Boni, Giuseppe Orsoni (?), Cerere (Estate), 1727-1730
Giacomo Antonio Boni, Giuseppe Orsoni (?), Bacco (Autunno), 1727-1730
Giacomo Antonio Boni, Aurora rapisce Cefalo, 1727-1730
Giacomo Antonio Boni, Titone bendato da Cupido, 1727-1730