Giovanni Battista Cavalcaselle 1819-2019. Una visione europea della storia dell’arte Giornate di studio nel bicentenario della nascita



Giovanni Battista Cavalcaselle 1819-2019. Una visione europea della storia dell’arte Giornate di studio nel bicentenario della nascita

Due secoli fa nasceva Giovanni Cavalcaselle, storico d’arte e scrittore, riconosciuto come fondatore della moderna critica d’arte in Italia. In occasione delle celebrazioni del bicentenario dalla sua nascita, la direzione dei Musei civici del Comune di Verona, il dipartimento di Culture e civiltà dell’ateneo e il Comune di Legnago hanno organizzato il seminario di studi “Giovanni Battista Cavalcaselle. Una visione europea della storia dell’arte”.

Il convegno si articola in due giorni: venerdì 5 aprile 2019, dalle 15 alle 19, nella sala conferenze del Centro ambientale archeologico, via Enrico Fermi, 10, Legnago e sabato 6 aprile 2019, dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 19, nella sala Galtarossa del museo degli Affreschi, via Luigi da Porto, 5, Verona. La due giorni nasce con l’obbiettivo di sviluppare una riflessione sul ruolo di Cavalcaselle nella cultura del restauro, in Italia e nel mondo, attraverso gli interventi scientifici di studiosi ed esperti.

La prima giornata del seminario di studi si svolgerà nel pomeriggio di venerdì 5 aprile a Legnago, nella sala conferenze del Centro ambientale archeologico, via Enrico Fermi, 10, dalle 15.30 alle 19. A introdurre e moderare l’incontro sarà Federico Melotto, docente di Storia contemporanea d’ateneo che presenterà Cavalcaselle uomo del Risorgimento. A seguire, Paola Marini, storica dell’arte e già direttrice delle Gallerie dell’Accademia, svilupperà una riflessione sulla figura dello storico legnaghese e alcuni dipinti delle Gallerie dell’Accademia. La relazione tra Cavalcaselle e l’Europa sarà invece il focus del contributo di Bernard Aikema, docente di Storia dell’arte moderna d’ateneo. La giornata si chiuderà poi con l’intervento di Valerio Terraroli, docente di Museologia e critica artistica e del restauro, che discuterà di Cavalcaselle e della nascita della storia dell’arte.

Sabato 6 aprile, il seminario si sposterà a Verona, nella sala Galtarossa del museo degli Affreschi, via Luigi da Porto, 5 e si terrà in due sessioni, la prima dalle 9 alle 13 e la seconda dalle 14.30 alle 19. La figura dello studioso e in particolare il suo ruolo nell’elaborazione delle moderne teorie di restauro, sarà il focus dell’evento, introdotto e moderato da Francesca Rossi, direttore dei Musei Civici di Verona. L’incontro si aprirà con il contributo di Marco Ciatti, soprintendente dell’opificio delle Pietre Dure di Firenze, che spiegherà come il lavoro di Cavalcaselle stia alla genesi di un’evoluzione del pensiero sul restauro delle opere d’arte basato sulla riconoscibilità dell’originale. La storicizzazionedi questo processo sarà argomento degli altri interventi, come quello di Monica Molteni, docente di Museologia e critica artistica e del restauro. Nel pomeriggio, Susy Marcon, della biblioteca Marciana di Venezia parlerà della costituzione del principale fondo di documenti di Cavalcaselle nella biblioteca veneta. La pratica del disegno come memoria grafica e come percorso dentro il pensiero visivo dell’artista, invece, è alla base delle riflessioni che saranno sviluppate durante gli altri interventi. La giornata si chiuderà con la riflessione di Ettore Napione, curatore delle collezioni della direzione musei del Comune di Verona. Durante la giornata, inoltre, sarà possibile visitare il cantiere di restauro in corso al museo Cavalcaselle dell’affresco staccato di Bernardino India, Allegoria delle città di Verona, Rovigo e Treviso, a cura della restauratrice Anna Lucchini.

L’iniziativa, che mira a offrire un inquadramento generale sull’importanza di Cavalcaselle, è promossa dalla direzione dei Musei Civici del Comune di Verona, il dipartimento di Culture e civiltà dell’ateneo e il Comune di Legnago con il patrocinio del centro di ricerca “Rossana Bossaglia” e dalla Società italiana di storia della critica d’arte con il contributo di Agsm.