Sala 8 Cerere alla ricerca di Proserpina

Sala 8 Cerere alla ricerca di Proserpina – Palazzo Averoldi

 

Posizionata nell’angolo sud-ovest dell’ala occidentale del palazzo, questa sala, all’epoca adibita a camera con alcova, fu la prima delle stanze decorate da Giuseppe Manfredini, come dimostra un pagamento contenuto nel registro cassa della fabbrica del palazzo a suo favore datato 9 maggio 1794 (ASBs, Archivio Storico Civico, Archivio di Famiglie Diverse, Averoldi, b. 21, Fabbrica a San.ta Croce).

Nelle pareti della camera le uniche decorazioni presenti sono due nudi maschili tra armi e vessilli, dipinti a grisaille sopra l’arco di accesso all’alcova, ed un sopraporta con il Matrimonio di Alessandro Magno e Rossane. Sebbene Tanzi proponga quale modello del sopraporta la nota raffigurazione antica della Venditrice di amorini (Tanzi 1985, p. 82), in realtà il riferimento a cui guarda Manfredini è un affresco di soggetto analogo realizzato da Girolamo Siciolante da Sermoneta tra il 1540 e il 1545 oggi conservato presso la Galleria Borghese. Essendo stato l’affresco di Sermoneta considerato in passato opera autografa di Raffaello, è probabile che Manfredini avesse a disposizione un’incisione dell’opera, che copiò fedelmente, eliminandone solamente il gruppo di putti sulla destra del dipinto originale (Cretella 2016, pp.132-133).
Il soffitto della camera è decorato con un velario a ombrello, ornato con motivi di gusto neorinascimentale, che lascia intravedere la sottostante quadratura architettonica, all’interno della quale si inseriscono bassorilievi con trofei d’armi e trionfi all’antica. Occupa il centro del soffitto un ovale con la probabile rappresentazione di Cerere alla ricerca di Proserpina.
L’originale proposta di Manfredini per il soffitto restituisce l’attenzione che il pittore riservava per i repertori decorativi più aggiornati, come ad esempio quelli degli Adam, ed al contempo la sua capacità di rielaborarli.
Il soffitto dell’adiacente alcova è affrescato con una rigorosa quadratura architettonica ornata con finti bassorilievi decorati con girali d’acanto, maschere all’antica e riquadri con putti in atteggiamenti giocosi, al centro della volta si trova un medaglione in cui sono rappresentati due putti in volo tra nuvole.

 

Edoardo Lo Cicero

 
Data: 1794
 
Bibliografia

Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Vol.3: Il Cinquecento nella città, Edizioni di Storia Bresciana, Brescia 1974, p. 321;

Tanzi, Aspetti della pittura neoclassica in Lombardia tra Rivoluzione e Restaurazione: Giuseppe Manfredini (1789-1815), in “Ricerche di storia dell’arte”, 26, 1985, p. 82;

Stefania Cretella, La grande stagione neoclassica a Brescia: il rinnovamento di palazzo Averoldi, in “Ricche Minere”, n.3, 2016, pp. 132-133;

Stefania Cretella, Palazzo Averoldi, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, p. 101.

 
Informazioni sul palazzo
Palazzo Averoldi, ora sede del Rotary Club
Brescia

Elenco immagini:

Giuseppe Manfredini, Decorazione della volta e delle pareti1794


 

Giuseppe Manfredini, Decorazione della volta, 1794


 

Giuseppe Manfredini, Cerere alla ricerca di Proserpina, 1794


 

Giuseppe Manfredini, Matrimonio di Alessandro Magno e Rossane, 1794


 

Giuseppe Manfredini, Decorazione del soffitto dell’alcova, 1794