Palazzo Ducale di Mantova, cappella dell’appartamento Ducale

Palazzo Ducale di Mantova, cappella dell’appartamento Ducale




Città:
Mantova

Provenienza:
Palazzo Ducale di Mantova, cappella dell'appartamento Ducale

Autore:
Orazio Lamberti (?)

Titolo:

Decorazioni degli sguanci di una finestra:
1. San Francesco, Barbara e Giorgio (sguancio sinistro), pittura murale staccata, 226,5 x 63 cm, inv. statale 2422
2. San Francesco da Paola (?), una santa e san Luigi Gonzaga (?) (sguancio destro), pittura murale staccata, 226,5 x 63 cm, inv. statale 2423
3. Santa Maria Maddalena (zoccolatura sinistra), pittura murale staccata, 94,5 x 63 cm, inv. statale 2424
4. Illeggibile (zoccolatura destra), pittura murale staccata, 94,5 x 63 cm, inv. statale 2425;
5. Sant’Anselmo (?) e sant’Elena (architrave) pittura murale staccata, 80 x 100 cm, inv. 1319-1B549, pittura murale staccata, 63,5 x 185,5 cm, inv. statale 2426

Ubicazione:
Museo di Palazzo Ducale

Restauri:

Entro il 1962 stacco
1923 ca. intervento di restauro, restauratore ignoto
1962 restauro di Assirto Coffani (AsoMn, esercizio finanziario 1961/1962, pos.3, Fondo straordinario per restauro opere)
1993-1995 restauro di Cesarino Monici ed Enzo Cavallara

Gli affreschi (cfr. L’Occaso 2011, pp.264-265, catt.300-304; fig.1) decoravano la cappella privata dell’appartamento Ducale, ristrutturata intorno al 1600 da Antonio Maria Viani. Le pitture furono rinvenute nel 1923 sugli sguanci della finestra affacciata su Piazza Paccagnini, in occasione degli interventi diretti da Clinio Cottafavi (Giannantoni1929, p.58). Gli affreschi vennero strappati in-torno al 1962 e trasferiti nel Museo di Palazzo Ducale.
Il piccolo ambiente presentava numerose stratificazioni. In seguito agli interventi degli anni Venti era possibile riconoscere tre intonaci, il primo con «tracce di decorazioni a volute e fogliami di gu-sto giuliesco», il secondo con figure di Santi e l’ultimo «dipinto a fontane e giuochi d’acqua» (Cot-tafavi 1934, p.129). Nel corso del tempo, infatti, il locale cambiò più volte destinazione: quando fu adibito ad oratorio privato vennero dipinti i Santi, sopra l’antica decorazione; in seguito, l’ambien-te fu occupato dai Lanzichenecchi, che incisero delle scritte sui muri, datate fra il 1630 e il 1650 (Valli 2014, pp.430-431). Due fotografie pubblicate da Cottafavi mostrano il cattivo stato di con-servazione in cui si trovavano gli affreschi, ricoperti da numerosi graffiti (Cottafavi 1934, p.130, figg.2-3). Durante i rifacimenti del 1776, il locale venne trasformato in uno stanzino da bagno, all’interno del quale fu collocata una vasca in marmo rosso di Verona; successivamente, le pitture sacre vennero coperte alla vista, sostituite con eleganti paesaggi, dipinti da Giuseppe Cannella for-se nel secondo decennio dell’Ottocento (L’Occaso 2011, p.264, catt.300-304).
Durante i restauri diretti da Clinio Cottafavi, fu rimossa la vasca da bagno e ripulito il soffitto della stanza; venne completato il pavimento «in terrazzo alla veneziana» e le pareti furono ricoperte di «damasco rosso secentesco» (Cottafavi 1934, p.129). Nella cappella si collocò un tabernacolo in marmo bianco e un paliotto d’altare con gli stemmi degli Este e dei Gonzaga, proveniente dal con-vento di Sant’Orsola. Fu probabilmente in seguito a questi interventi che andarono perdute le pittu-re ottocentesche, oggi note solo attraverso alcune fotografie dell’archivio della Soprintendenza (fig.3). Sulle pareti della sala erano visibili affreschi con eleganti paesaggi e fontane; come affer-ma L’Occaso, forse furono strappati e in seguito dispersi, o semplicemente coperti da un nuovo in-tonaco (L’Occaso 2011, p.39).
Lo strappo dei Santi venne eseguito intorno al 1962, in occasione degli interventi promossi nelle Sale degli Arcieri e del Crogiuolo, per ripristinare l’aspetto cinquecentesco dell’appartamento Du-cale. Nell’estate del 1962 furono restaurati da Assirto Coffani. Il contratto, firmato l’8 giugno, pre-vedeva il restauro di ventisei affreschi ed un compenso di 1.872.500 lire (doc.2). Fu il soprinten-dente Giovanni Paccagnini a sollecitare il restauro delle pitture: era necessario, infatti, intervenire con urgenza per evitare ulteriori danni alle superfici pittoriche, «da tempo coperte con tele appli-cate mediante colle», trasferendo le decorazioni su appositi telai (doc.1). La spesa complessiva venne stimata in 2.130.000 lire, calcolando sia il restauro degli affreschi che l’acquisto dei telai in legno, necessari per il loro trasferimento. Le operazioni si conclusero, secondo quanto testimoniato dallo stesso Coffani, il 3 luglio dello stesso anno (doc.3). Il restauratore intervenne eseguendo la «pulitura al sottostrato dell’intonaco» e la foderatura; furono rimosse le tele di protezione e le colle che ricoprivano la superficie pittorica e gli affreschi vennero trasferiti su nuovi telai; seguì il re-stauro pittorico delle lacune (doc.3; doc.4). Nel 1993 i Santi furono restaurati da Cesarino Monici ed Enzo Cavallara.
Con ogni probabilità gli affreschi sacri risalgono ai rifacimenti condotti da Antonio Maria Viani all’interno del Palazzo Ducale, a partire dal 1601. L’Occaso propone di attribuirli ad Orazio Lam-berti, datandoli attorno alla metà del primo decennio del Seicento (L’Occaso 2011, p.264, catt.300-304). Lo strappo portò alla luce delle pitture tardo-cinquecentesche, ancora oggi visibili negli sguanci della finestra, rappresentanti dei Santi.

Lia Passarini



Documenti:

Doc.1
[?] Perizia di spesa firmata dal Soprintendente Giovanni Paccagnini

Il Soprintendente calcola la spesa complessiva per il restauro di un gruppo di affreschi provenienti dalla Sala degli Arcieri, la Sala del Crogiuolo e dalla Cappella dell’appartamento Ducale. La somma stimata è di 2.130.000 lire, calcolando sia la spesa necessaria per i materiali, che la manodopera e l’acquisto di appositi telai. Gli affreschi, rimossi in seguito alla sistemazione degli ambienti dell’appartamento Ducale, necessitavano di urgenti restauri.
AsoMn, esercizio finanziario 1961/1962, pos.3, Fondo straordinario per restauro opere.

Doc.2
Mantova, 8 giugno 1962. Contratto firmato tra il restauratore Assirto Coffani e il Soprintendente Giovanni Paccagnini

Assirto Coffani si impegna ad eseguire il restauro di ventisei affreschi del XVII e XIX secolo, dietro un compenso di 1.872.500 lire.
AsoMn, esercizio finanziario 1961/1962, pos.3, Fondo straordinario per restauro opere.

Doc.3

Mantova, 3 luglio 1962. Fattura firmata da Assirto Coffani ed inviata alla Soprintendenza alle Gallerie di Mantova

Assirto Coffani invia alla Soprintendenza di Mantova la fattura relativa al restauro eseguito. Undici affreschi provengono dal Salone degli Arcieri, undici dalla Sala del Crogiuolo e cinque dagli sguanci della finestra della Cappellina. La somma richiesta per i lavori ultimati è di 1.872.500 lire, comprese 55 fotografie, scattate durante le operazioni di restauro.
AsoMn, esercizio finanziario 1961/1962, pos.3, Fondo straordinario per restauro opere.

Doc.4
Mantova, 18 luglio 1962. Certificato di collaudo firmato dal Soprintendente Giovanni Paccagnini

Il Soprintendente esamina ed approva i restauri eseguiti da Assirto Coffani e dispone di procedere al pagamento pattuito.
AsoMn, esercizio finanziario 1961/1962, pos.3, Fondo straordinario per restauro opere.



Bibliografia:

C. Cottafavi, Palazzo Ducale di Mantova. Gli appartamenti di Eleonora de’ Medici, del Paradiso e dei Nani, in “Bollettino d’arte”, XXVIII, III, 1934, pp.128-129; N. Giannantoni, Il Palazzo Ducale di Mantova, Roma 1929, p.58; S. L’Occaso, Museo di Palazzo Ducale di Mantova. Catalogo Generale delle collezioni inventariate. Dipinti fino al XIX secolo, Mantova 2011, pp.264-265, catt.300-304; L. Valli, Palazzo Ducale di Mantova. La metamorfosi architettonica del Palazzo in Museo (1887-1938), Tesi di dottorato in Conservazione dei Beni Architettonici, relatore prof. Paolo Carpeggiani, correlatore prof. Alberto Grimoldi, Politecnico di Milano, 2014, pp.430-431.



Elenco immagini:

1. Decorazioni degli sguanci di una finestra con i Santi, fotografia delle odierne condizioni conservative.


 

2. Sguancio sinistro della finestra (fotografia pubblicata in Bollettino d’arte, XXVIII, III, 1934, p.129).


 

3. Dettaglio (fotografia pubblicata in Bollettino d’arte, XXVIII, III, 1934, p.130).


 

4. Affreschi ottocenteschi (fotografia pubblicata in Museo di Palazzo Ducale di Mantova, 2011, p.40).