Andloviz, Società Ceramica Italiana di Laveno, Vasi Monza 46

Andloviz, Società Ceramica Italiana di Laveno, Vasi Monza 46

 
Autore / manifattura: Guido Andloviz, per la Società Ceramica Italiana di Laveno
Stile: Déco
Data: 1930
Dimensioni: h 32,5 x 36,5 x 27 cm
Tecnica e materiali: terraglia a colaggio
 
 

Il vaso a corpo globulare con breve collo e imboccatura a campana, smaltata dello stesso rosso opaco utilizzato per le due prese laterali, è dipinto con un lustro metallico nero che lascia libere due riserve bianche destinate ad accogliere il motivo figurativo dominante, ispirato ai motivi paesaggistici già sviluppati da Andloviz negli anni precedenti, che in questo caso raffigura minuti edifici tra colli e montagne resi attraverso semplici linee dai colori brillanti.

Il vaso venne esposto per la prima volta in occasione della Quarta Triennale Internazionale delle Arti Decorative ed Industriali moderne di Monza del 1930, come testimonia la foto dell’opera pubblicata sul catalogo ufficiale della mostra e sulle pagine di “Domus”.

Oltre alla versione in esame, la manifattura produsse una versione con gli stessi paesaggi, ma senza le smaltature rosse e a lustro (Guido Andloviz designer e direttore artistico per quarant’anni di ceramica industriale italiana: 1923-1961, catalogo della mostra (Grado e Trieste, 1 maggio – 31 agosto 1995), Edizioni della Laguna, Monfalcone, 1995, p. 10, fig. 38), nonché varianti a monocromo con incrostazioni e colature (Il decoro in tavola. Forme e colori di Guido Andloviz, catalogo della mostra a cura di Anty Pansera, Mariateresa Chirico (Milano, Museo Bagatti Valsecchi, 10 maggio – 3 luglio 2011), Allemandi, Torino 2011, p. 105, fig. 33). Inoltre, come riportato nel Catalogo Paglia, dopo l’Esposizione monzese vennero introdotte le varianti in bianco con motivo floreale (decoro 1331) e in nero metallizzato con pattern a foglie dentellate dipinte in oro (decoro 1429).

Nonostante la forte caratterizzazione delle sue linee curve e dei suoi volumi puri, il Vaso Monza 46 rappresentava dunque un’altra forma di estrema versatilità, che la manifattura, e Andloviz in particolare, seppero sfruttare al meglio associandola a diversi decori e diversificando la produzione, per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più vasto.

Stefania Cretella

Bibliografia:

Laveno alla Triennale di Monza, in “Domus”, n. 33, settembre 1930, p. 63; Laveno nella Galleria delle Ceramiche, in “Domus”, n. 34, ottobre 1930, p. 44; Catalogo ufficiale della IV Esposizione Triennale Internazionale delle Arti Decorative ed Industriali moderne maggio ottobre 1930, Casa editrice Ceschina, Milano, 1930, tav. 33; Il decoro in tavola. Forme e colori di Guido Andloviz, catalogo della mostra a cura di Anty Pansera, Mariateresa Chirico (Milano, Museo Bagatti Valsecchi, 10 maggio – 3 luglio 2011), Allemandi, Torino 2011, p. 104, fig. 32

Elenco immagini:

Guido Andloviz, per la Società Ceramica Italiana di Laveno, Vaso Monza 46, 1930, terraglia a colaggio, h 32,5 x 36,5 x 27 cm, collezione private