Gambone, Brocca

Gambone, Brocca

 
Autore / manifattura: Guido Gambone
Datazione: 1955 – 1960
Dimensioni: h 39,5 x 32 x 22,5 cm
Tecnica e materiali: maiolica
 
 

Le sperimentazioni di Gambone nel campo della ceramica iniziarono dopo il trasferimento della famiglia a Salerno, periodo in cui il giovanissimo artista entrò in contatto con la fabbrica Avallone di Vietri sul Mare e con l’Industria Ceramica Salernitana, per le quali lavorò come pittore. Si trattava di un ambiente profondamente rinnovato dalla presenza di un nucleo di artisti provenienti dalla Germania e dal nord Europa, che determinarono un’apertura verso espressioni artistiche di maggior grafismo ed essenzialità, alleggerite da richiami al mondo della fiaba, del mito e del racconto popolare, una riscoperta del mondo primitivo che permetteva di allontanarsi dalle imposizioni della civiltà contemporanea e dalla continua ricerca di modernità e innovazione. Queste tensioni espressive diventarono la base di partenza del linguaggio di Gambone, che, pur sperimentando vari stili che lo portarono a oscillare tra figurazione e astrazione, tra pittura e scultura, tra colore e forma, mantenne sempre forti legami con l’immaginario arcaico e popolare.

La materia e gli smalti sono per Gambone un ulteriore campo fondamentale di ricerca, soprattutto in seguito alla fondazione, insieme ad Andrea D’Arenzio, della manifattura Faenzarella di Vietri Marina. È proprio durante l’avventura vietrese che Gambone inventa quel suo particolare smalto spesso e granuloso ottenuto mescolando vetro macinato e sabbia di Tropea che si addiceva perfettamente alle sue esigenze espressive.

Nel 1950, terminata l’avventura vietrese e chiusa la manifattura Faenzerella, Gambone si trasferì stabilmente a Firenze, dove aprì una fabbrica che prese il suo nome, identificata attraverso il marchio con l’asinello.

La brocca, realizzata probabilmente nella seconda metà degli anni cinquanta, appartiene a questo universo creativo, che ne influenza sia la struttura volumetrica, sia soprattutto la definizione della decorazione pittorica. La ceramica rielabora la forma tipica degli oggetti d’uso popolari, presentando un corpo piriforme dal collo stretto, arricchito da un’ampia ansa curvilinea che, partendo direttamente dall’imboccatura circolare, si innesta nella parte più panciuta del recipiente. La granulosa superficie dello smalto bianco che riveste la parte esterna è attraversata da una decorazione pittorica dai colori sgargianti, che alterna ornati astratti di matrice geometrica a soggetti zoomorfi di fantasia, tratteggiati attraverso sottili linee azzurre riempite con piatte campiture di colore che determinano un disegno quasi infantile, rotto in piani semplici e bidimensionali.

Stefania Cretella

Elenco immagini:

Guido Gambone, Brocca, 1955-1960, maiolica, h 39,5 x 32 x 22,5 cm, collezione privata



 

Marchio della Brocca di Guido Gambone