Salone

Salone – Palazzo Maggi

 

Un arco con intradosso adornato con specchi di diverse forme e decorazioni oro, immette nella sala più riccamente decorata del palazzo. Questo salone fu probabilmente realizzato in occasione delle nozze fra Cesare Cigola e Lavinia Martinengo da Barco, celebrate nel 1734 (Lechi, 1974, p. 65). L’ambiente, caratterizzato dalla ricchezza di specchi e di elementi dorati, ha perso oggi l’originale tappezzeria per lasciare spazio all’intonaco bianco delle pareti, ma mantiene la ricca decorazione nella cornice delle porte.  I sopraporta, realizzati con elaborate cornici in stucco dorato, contengono delle tele. Sul soffitto un finta balaustra decorata con fiori e girali sfonda lo spazio prospettico della sala. Da questa balaustra si affacciano da una lato una domestica di origini africane intenta a parlare e ad indicare verso il basso con la mano destra, mentre dall’altro una donna con cappello piumato regge un cagnolino. Da dietro la balconata un finto colonnato regge una volta articolata in molti riquadri: agli angoli amorini dipinti con uno scorcio aereo molto marcato e al centro dei lati corti due medaglioni sui toni del giallo raffiguranti Ercole e Nettuno. Nel medaglione centrale, piuttosto danneggiato probabilmente a causa di infiltrazioni di acqua, si vedono Marte e Venere.

Nadia Giori

 
Datazione: da: 1730 a: 1740
 
Bibliografia
Fausto Lechi, Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, Vol. 3: Il Cinquecento nella città, Edizioni di Storia Bresciana, 1974, pp. 57-69;
Nadia Giori, Palazzo Fenaroli, già Cigola, già Maggi, in Stefania Cretella (a cura di), Miti e altre storie. La grande decorazione a Brescia. 1680-1830, Grafo, Brescia 2020, p. 144.
 
Informazioni sul palazzo
Palazzo Maggi, poi Cigola, ora Fenaroli
Brescia

Elenco immagini:

Veduta generale della sala


 

Veduta del soffitto


 

Dettaglio del soffitto con Marte e Venere


 

Dettaglio del soffitto con Ercole