Campi, Società Ceramica Italiana di Laveno, Brocca o Vaso C7

Con la denominazione C 7 si identifica un vaso a forma di versatoio con piede troncopiramidale, collo ripiegato all’indietro e ansa cava connessa direttamente all’orlo del vaso. Le forme fluide di derivazione zoomorfa si associavano a diverse combinazioni cromatiche e varianti decorative: oltre alle tipiche smaltature adottate dalla Campi per i suoi oggetti, basate su stesure omogenee di uno o due colori, la forma poteva essere prodotta con decori astratti o figurati legati al mondo equestre, realizzati a mano dall’artista, che si occupava di incidere il motivo sulla superficie dell’oggetto, e da un lavorante incaricato della colorazione. Il decoro Palio, raffigurante cavalli, cavalieri e bandierine dell’ippodromo, è reso attraverso una scomposizione delle forme e una trattazione bidimensionale dei volumi che risente della lezione picassiana, come riscontrato anche dai critici contemporanei più attenti (Gio Ponti, Picasso anche a Faenza, n. 239, ottobre 1949, p. 20).
Il basso numero di catalogo testimonia che il progetto venne realizzato dalla designer nel corso dei primi mesi di collaborazione con la manifattura, insieme ad altri vasi iconici della sua prima attività a Laveno, come il C 5 e il C 8. Si trattava di opere rivoluzionarie per il catalogo della fabbrica lombarda e per il contesto ceramico italiano, e non è dunque un caso se la brocca nella variante Palio (l’esemplare fu donato dall’artista al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza. Cfr. Jadranka Bentini (a cura di), Faïence. Cento anni del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, Umberto Allemandi & C., Torino, 2008, p. 239), i vasi C 5 e C 8, insieme ad altre opere coeve, furono presentate al VIII Concorso Nazionale della Ceramica d’Arte di Faenza del 1949.
Stefania Cretella
Gio Ponti, Picasso anche a Faenza, n. 239, ottobre 1949, p. 21; Antonia Campi. Antologia Ceramica 1947-1997, catalogo della mostra (Cerro di Laveno Mombello, Museo Internazionale Design Ceramico Civica Raccolta di Terraglia, 9 maggio – 2 agosto 1998) a cura di Enzo Biffi Gentili, Electa, Milano, 1998, p. 15; Anty Pansera, Antonia Campi. Creatività, forma e funzione. Catalogo ragionato, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2008, pp. 134-135, cat. 2.2; Carlo Sironi, Antonia Campi. Opere scelte 1949-2009, Allemandi, Torino, 2009, pp. 30, 88; Antonia Campi: fantasie di serie, fantasie d’eccellenza, brochure della mostra a cura di Jadranka Bentini, Anty Pansera, Mariateresa Chirico (Faenza, Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, 4 ottobre 2009 – 31 gennaio 2010, Silvana editoriale, Cinisello Balsamo, 2009, p. 12
Elenco immagini:
Antonia Campi, per la Società Ceramica Italiana di Laveno, Brocca o Vaso C7, 1949, terraglia, h 26 x 19 x 13 cm, collezione privata
Marchio della Brocca o Vaso C7 di Antonia Campi per la Società Ceramica Italiana di Laveno
Antonia Campi, per la Società Ceramica Italiana di Laveno, Brocca o Vaso C7 decoro Palio, 1949, terraglia, h 26 x 19 x 13 cm, collezione privata
Marchio della Brocca o Vaso C7 decoro Palio di Antonia Campi per la Società Ceramica Italiana di Laveno